lunedì 16 aprile 2007

"Lettera all’Universo Mondo" (F.Frosini)

· A quanti in interesse

Oggi, 14 Giugno 2005, si chiude il mio rapporto con la Società Ecomedica, con questo Territorio e con questa Regione. Più in generale, si chiude la mia esperienza personale: di medico, di "imprenditore" e di cittadino.
Il "Sistema" di potere che gestisce arrogantemente questa regione e quest'area ha vinto. Ne prendo atto.
Avevo in programma una conferenza stampa per spiegare (descrivendo fatti assolutamente documentati) il senso di una battaglia di civiltà, di diritti, di democrazia -o per meglio dire : una battaglia per la LIBERTÀ, combattuta anche e sopratutto per il territorio, durata ben 15 anni.
Purtroppo, il "potere" –la sua arroganza- incute paura (non a me, tutt’altro; ma comprendo le ragioni che fanno temere gli altri), pertanto mi è stato pressantemente chiesto, con il cuore in mano, di evitare una conferenza stampa cui sarebbe seguita un'azione -sempre e comunque da me esercitata a titolo assolutamente personale- che avrebbe travalicato il confine regionale. Conferenza stampa temuta dai “gran sacerdoti del sistema”… Conferenza stampa che, per il bene che voglio a chi mi ha porto la richiesta, vado ad annullare. Mi costa molto. Non potete immaginare quanto…
Un'esperienza pertanto si esaurisce. Non vi è più una ragione che possa avere, per me, significato.
Non posso infatti più accettare di continuare a vivere –sopravvivere, in un paese, in un territorio, in una regione in cui non solo si conculcano i diritti costituzionali dei cittadini, ma si arriva addirittura ad ucciderne la speranza. Ed il tutto “condito” con la beffa del voler negare quanto si va a perpetrare.
Questo concetto l'ho del resto sviluppato, corroborato da documenti, in una lettera al Capo dello Stato, peraltro indirizzata anche al Presidente della Regione Toscana (e che ho poi portato a conoscenza del Sindaco di Empoli -per il ruolo istituzionale locale del medesimo).
Non solo : conculcandone i diritti, si vorrebbe anche calpestare la DIGNITÀ dell'individuo.
Ma c’è chi non ha alcuna intenzione di lasciare che la propria Dignità venga calpestata. In 50 anni non mi sono mai messo in ginocchio davanti ad alcuno. Non lo farò certo adesso. Ho anche cercato, in tutti questi anni, di essere coerente ; non posso farne a meno proprio ora.
Rimarrò a Empoli lo stretto indispensabile per adempiere agli ultimi obblighi verso la Società Ecomedica. Quindi trascorrerò un periodo all'estero: non tanto per riflettere sul passato, quanto per valutare se può esistere un futuro –e di quale genere, eventualmente.
Al mio ritorno deciderò se far sentire ancora la mia voce o semplicemente limitarmi a salutare chi amo, prendere le poche cose che abbiano ancora per me un valore, e lasciare definitivamente questo paese.
Voglio qui ringraziare chi ha creduto in me o nelle mie idee. Chi in questi 15 anni ha operato, dentro e fuori Ecomedica, per “arricchire il territorio” –e non meramente le proprie tasche… Ringrazio insomma tutti coloro i quali, nonostante tutto, hanno voluto essermi vicino in questi anni –ed in particolare in questi ultimi mesi. Anche “solo” (lo dico con gratitudine) per esprimermi solidarietà. E sono tanti. Sono veramente tanti.
Ma voglio anche chiedere scusa a tutti coloro i quali preferirebbero un Fabrizio Frosini in ginocchio. Mi spiace, non ci riesco. Pur invidiando chi, avendo fede, è capace di porgere l’altra guancia sapendo di essere premiato nella vita eterna, da laico, io sono purtroppo incapace di vedere alcunché oltre il limitato orizzonte della vita. Mi sfugge pertanto il senso di aggrapparsi all’illusione dell’eterno, per allontanare la “sconfitta” dell’Uomo di fronte al proprio destino. Un laico, al contrario, proprio in quel “destino”, in quella lotta impari dell’Uomo contro la propria fragilità, vede la “grandezza” di un momento che, per sua stessa natura, non può altro che esaurirsi.

Sorrido allora a coloro che alzeranno il calice brindando alla mia dipartita. Il “Sistema” vince. Già. Ma non si rende conto che il solco si approfonda sempre più… Incapace anche di guardarsi intorno.

Peccato… avremmo potuto fare –tutti insieme, cose importanti. Nell’interesse vero dei malati. Della “Nostra Gente”.
Buona fortuna a tutti.

Fabrizio Frosini
(Empoli, 14 Giugno 2005)