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mercoledì 1 luglio 2009

martedì 23 giugno 2009

Ezio Mauro su Silvio Berlusconi, sul Guardian


He saw himself as a modern Caesar.

Now his decline is epic

Ezio Mauro, director of Italian newspape


It's impossible to say today whether Silvio Berlusconi will fall as the result of a scandal that has its origins in his Caesar-like vision of power without limit or constraint - or whether he will succeed in regaining control over a crisis that for more than a month now has attracted headlines around the world and not just in Italy. What is certain is that a rift has emerged between the prime minister and the country and, even more importantly, between the leader and his supporters. It is a wound that could be fatal for a politician who for the past 15 years has conducted the most ambitious experiment in modern populism that the west has known.

In ensuring the constant consecration of The Leader before his people, every barrier between the public and the private had to be demolished. So when Berlusconi stood for election for the first time in 1994 he gave 50 million Italians the gift of his family photograph album. There were photos of Berlusconi as a child, of Berlusconi with his actress wife, and of Berlusconi the successful businessman. Now that potent mixture of the personal and political has become his undoing. Fate has imprisoned him in a mythical macho landscape that he constructed with his own hands, populated by young women and aspirant starlets, and rife with sexual innuendo.

And it is those women who are the beginning of the downfall - quite public, utterly political - for the leader who defined himself as a ladykiller and epic lover. When La Repubblica, almost two months ago, revealed that the prime minister had gone to the birthday party of Noemi Letizia, an 18-year-old living in the suburbs of Naples, things went off the rails in an unprecedented fashion. Berlusconi's wife accused him of using his friendships with young women to choose candidates for the European elections. She defined that method as "trashy politics".

Speaking to La Repubblica, Veronica Lario added something else. She said "my husband frequents minors," and that he did this "because he is ill, to the extent that I have asked his doctor to help him, as he would anyone who is not well".

At this point Berlusconi lost his head. When we asked him for an interview, he refused. When our paper publicly challenged him, every day, to answer 10 questions relating to the allegations made by his wife and the contradictory accounts emerging from this scandal, he reacted with insults. He has given five different versions of his relations with Noemi Letizia and her family, and has gone so far as to denounce a subversive plot to overthrow him.

But the prime minister is standing at the edge of a precipice. Two young women from Bari have told magistrates that they were paid by an intermediary to attend parties with other girls, at Berlusconi's homes in Rome and in Sardinia. An investigation into the possible abetting of prostitution is under way. In European papers, pictures of the prime minister, surrounded by young women, are doing the rounds. In Italy, Berlusconi has successfully sought an injunction on their publication. In Italy, the public has reacted by awarding Berlusconi 35% of the vote when he expected to gain 45%. His party is in disarray. He himself is silent and refuses to answer journalists' questions, and even the Church, his great ally, has been obliged to distance itself.

The prime minister, in freefall, describes the crisis as a coup. As far as La Repubblica is concerned, we will continue in our work as if this were a normal country. We will continue to condemn this abuse of public power.

Ezio Mauro, Sunday 21 June 2009


GLI ARTICOLI DELLA STAMPA ESTERA

Minzolini (Tg1) difende la sua scelta di "prudenza"..


Minzolini (Tg1) si difende dalle accuse di censura pro-Berlusconi

Il neo direttore del Tg1, Augusto Minzolini, replica (edizione delle 20 - 22/06/2008) a chi lo accusa di aver totalmente ignorato la notizia di testimonianze, inchieste e quant'altro su una delle cariche più alte dello Stato, giustificandosi in base ad una "scelta editoriale di prudenza"..


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“Il politico non ha un privato” lo diceva Minzolini


La iena degli archivi contro Augusto Minzolini.

Ieri il direttore del Tg1 si è deciso a render conto ai suoi ascoltatori del silenzio tenuto dalla sua testata sui casi in cui è coinvolto il presidente del Consiglio.

Qui la sua dichiarazione video (qui per iscritto) dove ci dice che “in questa storia piena di allusioni non c’è ancora una notizia“, le notizie essendo ciò che i giornali debbono scrivere o trasmettere (a dire il vero ci sono testimoni e prove, ma lasciamo perdere, quello che conta qui sono le parole del direttore).

Oggi, linkatissimo in rete, esce questo post con questa sua dichiarazione del 29 ottobre 1994.

Per chi volesse leggere l’integrale, con altre parole di saggezza, cliccare qui, è un pezzo di… Repubblica.

“Le smentite a ripetizione rivelano solo che abbiamo una classe politica nuova che non ha ancora assimilato il fatto che un politico è un uomo pubblico in ogni momento della sua giornata e che deve comportarsi e parlare come tale. […] Quattro anni fa, e cioè in tempi non sospetti, scrissi che la nomina di Giampaolo Sodano alla Rai nasceva dai salotti di Gbr, la televisione di Anja Pieroni. Oggi penso che se noi avessimo raccontato di più la vita privata dei leader politici forse non saremmo arrivati a tangentopoli, forse li avremmo costretti a cambiare oppure ad andarsene. Non è stato un buon servizio per il paese il nostro fair play: abbiamo semplicemente peccato di ipocrisia. Di Anja Pieroni sapevamo tutto da sempre e non era solo un personaggio della vita intima di Craxi. La distinzione fra pubblico e privato è manichea: ripeto, un politico deve sapere che ogni aspetto della sua vita è pubblico. Se non accetta questa regola rinunci a fare il politico”

p.s.

si chiama “crowdsourcing”, quando l’attenzione e l’occhio della rete segnala ai media perle che erano andate smarrite.

da La Repubblica



lunedì 22 giugno 2009

I TG di Berlusconia : libera Stampa in libero Stato..

Silenzi, omissioni, mezze notizie

il Patrizia-gate cancellato dai tg

Il Tg1 di Minzolini ha evitato di collegare Berlusconi alla D'Addario
Solo "feste a Palazzo Grazioli",
aggiungendo: "
Potrebbe trattarsi di millanterie"

di SEBASTIANO MESSINA, La Repubblica


Silenzi, omissioni, mezze notizie il Patrizia-gate cancellato dai tg
Il direttore del Tg1 Augusto Minzolini

È davvero possibile insabbiare uno scandalo che domina le prime pagine dei quotidiani nazionali, è al centro di un'inchiesta giudiziaria ed è finito immediatamente nei titoli della stampa internazionale? Sì, è possibile.

In questa Italia dove il presidente del Consiglio ha anche l'ultima parola sulle nomine dei direttori di cinque dei sei maggiori telegiornali, ormai non c'è più bisogno di contestare i fatti, i sospetti e le accuse: basta nasconderli, e oplà, la notizia non c'è più.

Quei quindici milioni di italiani che ogni sera si affidano ai telegiornali per sapere quello che è successo in Italia e nel mondo, quell'80 per cento di telespettatori che non leggono i giornali - dunque non leggeranno neanche questo articolo - e hanno la tv come unica fonte d'informazione, non hanno la più pallida idea di quello che è successo la settimana scorsa.

Già, cos'è successo? Proviamo a mettere in ordine i fatti, e confrontiamoli con quello che il Tg1 e il Tg5 hanno riferito ai loro fiduciosi telespettatori.

Mercoledì 17. Il "Corriere della Sera" pubblica in prima pagina un'intervista a una signora di Bari, Patrizia D'Addario, che racconta di essere stata pagata 2000 euro per partecipare a due feste a Palazzo Grazioli (residenza romana di Silvio Berlusconi), e dichiara di avere le prove di aver passato una notte in compagnia del presidente del Consiglio. E poiché chi l'ha pagata è un imprenditore della sanità, oggetto a Bari di un'inchiesta per presunte tangenti, il magistrato ipotizza un reato preciso: "induzione alla prostituzione". Su Berlusconi, dunque, aleggia il bruciante sospetto di essersi intrattenuto con una donna pagata per fare sesso con lui.

All'ora di pranzo, accendiamo il televisore. Il Tg5 delle 13, riferendo di "presunte irregolarità negli appalti della sanità privata", dà la notizia con queste parole: "Uno degli imprenditori si vantava di essere stato invitato a partecipare con delle ragazze a feste a Palazzo Grazioli". E vabbè, pensa il telespettatore, che male c'è a vantarsene? Dopodiché il cronista riferisce di "indagini per induzione alla prostituzione", ma evita accuratamente di dire chi avrebbe indotto chi, e soprattutto con chi la donna sarebbe stata indotta a prostituirsi.
Mezz'ora dopo, il Tg1 entra in argomento con le parole di Berlusconi, che un conduttore compunto scandisce con tono severo: "Ancora una volta si riempiono i giornali di spazzatura e di falsità". E mentre uno si domanda di cosa stia parlando, il conduttore precisa: "Si parla di feste con la partecipazione di alcune ragazze". Tutto qui? Sì, tutto qui.

Il telespettatore non capisce come mai Berlusconi sia così infuriato, ma aspetta l'ora di cena per saperne di più.
Attesa vana, perché i due telegiornali ripetono le formule criptiche dell'ora di pranzo: "Si parla di feste...". Il Tg1, preoccupato di aver detto già troppo, aggiunge premuroso: "Tutto da verificare: potrebbe trattarsi di millanterie o altro".
Dopodiché entrambi i tg rivelano che la faccenda ha un risvolto politico. Che non riguarda però il premier, ma D'Alema: colpevole di aver ipotizzato "una scossa" capace di destabilizzare il governo. Invece di spiegarci il nuovo "caso Berlusconi", dunque, entrambi apparecchiano un inesistente "caso D'Alema" sul quale concentrano la dose quotidiana di dichiarazioni in politichese stretto.

Giovedì 18. I magistrati di Bari interrogano cinque ragazze, i giornali inglesi titolano sulle "donne pagate alle feste di Berlusconi", ma il Tg1 delle 20 riesce a confondere ancora di più le idee al suo pubblico, spiegando che si indaga "sul presunto ingaggio di ragazze per avvicinare i potenti". Quali ragazze, e soprattutto quali potenti, non si sa.
Il Tg5 della sera, invece, fa finalmente il nome di Patrizia D'Addario, e anche quello dell'imprenditore coinvolto, Gianpaolo Tarantini, spiegando che quest'ultimo potrebbe aver "tentato di ingraziarsi persone influenti". Il telespettatore immagina che queste "persone influenti" siano gli stessi "potenti" evocati dal Tg1, ma non gli viene dato neanche un indizio per capire chi siano.

Venerdì 19. Gianpaolo Tarantini - l'imprenditore indagato per "induzione alla prostituzione" - dà all'Ansa la sua versione dei fatti, l'opposizione chiede al premier di riferire in Parlamento e il quotidiano dei vescovi, "Avvenire", lo invita apertamente a discolparsi: "Occorre un chiarimento con l'opinione pubblica".
Le notizie non mancano, ma il Tg1 di Minzolini comincia con un Berlusconi furioso: "Le trame giudiziarie e gli attacchi mediatici non mi butteranno giù!".
Il nostro telespettatore è sempre più curioso di capire cosa diavolo stia succedendo, ma deve accontentarsi di quello che gli passa il convento di Mimun, ovvero il Tg5 delle 20: "Il premier ha commentato così le voci che per vari rivoli sono emerse in questi giorni". Quali voci? E dove sono emerse? Certo non al Tg5 (e neppure al Tg1).

Sabato 20. Una delle ragazze coinvolte, Barbara Montereale, racconta a "Repubblica" cosa accadeva nelle feste di Palazzo Grazioli ("Tutte lo chiamavano papi"), mentre si apprende che dalle registrazioni consegnate da Patrizia D'Addario ai magistrati si sentirebbe la voce di Berlusconi che dice: "Vai ad aspettarmi nel letto grande".
Con questi tasselli il puzzle è quasi completo, e infatti l'indomani i giornali stranieri racconteranno la storia con dovizia di particolari.
Per il Tg1 e il Tg5, invece, il caso è chiuso. Non un titolo, non un servizio, non una parola. Una pietra tombale ha seppellito l'inchiesta di Bari, i sospetti dei magistrati, l'imbarazzo del premier e le domande dell'opposizione.

Cosa sia successo nelle misteriosissime feste di Palazzo Grazioli, il telespettatore italiano non è riuscito a saperlo. E forse non lo saprà mai, se aspetterà che glielo rivelino i tg di Berlusconia.

Sebastiano Messina (22 giugno 2009)

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Il ministro Bondi attacca, Repubblica risponde

L'invettiva del ministro Bondi nei confronti di "Repubblica", ma più ancora della libertà di informazione, merita nella sua miseria roboante appena due righe di commento.
Soltanto nel nostro Paese un ministro della Cultura può definire un giornale
"un'insidia per la democrazia".
Evidentemente nella sua concezione della democrazia che non prevede contropoteri e pubblica opinione, ma solo sudditi, la libera stampa rappresenta un'insidia. I cittadini sono avvertiti.
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BERLUSCONI IN THE INTERNATIONAL PRESS


"La situazione si è fatta grave, e persino seria"


da
Virgilio notizie

Berlusconi/ Il Foglio:

"La situazione si è fatta grave,

e persino seria"

"Caro Cav., un premier non si difende così", "non naviga per settimane tra mezze bugie", ma anzi "tocca a lui tirarsi su da questa condizione di minorità civile in cui si è ficcato, e reagire con scrupolo, intelligenza e forza d'animo. La situazione si è fatta grave, e persino seria".

Con un editoriale in prima pagina sul 'Foglio' del 18 giugno, Giuliano Ferrara critica severamente Silvio Berlusconi per la gestione delle vicende che lo hanno coinvolto nell'ultimo mese e mezzo. "Può essere che abbia ragione" a denunciare un "piano eversivo contro di lui", scrive l'Elefantino, ma "il problema è che le armi affilate di questa campagna provengono tutte da Berlusconi in persona e dal suo entourage".

Elenca Ferrara: "Una licenziosità di comportamento difficile da classificare e che abbiamo cercato di spiegare e difendere su queste colonne fin dove possibile, uno stile di vita esposto comunque ai noti meccanismi di condizionamento e di ricatto, vero o falso che sia il singolo racconto scandalistico, che sono l'eterna tentazione di coloro che frequentano in condizioni non perfettamente trasparenti gli uomini pubblici". E poi "un'autodifesa spesso risibile, esposta al ludibrio della stampa italiana e internazionale, difficile da capire nella logica di uno staff compos sui, capace di fare il proprio mestiere". Ultimo esempio l'"utilizzatore finale" utilizzato da Ghedini: "Una bestialità culturale e civile" che "riduce la storia in cui si cerca di invischiare il suo cliente, il che è veramente grave, a qualcosa di simile a quella che capitò all'onorevole Cosimo Mele".

A giudizio di Ferrara, però, il premier "non può comportarsi come un deputato di provincia preso con le mani nel vasetto della marmellata". 'Il Foglio' mette il premier davanti a un'alternativa secca: "O accetta di naufragare in un lieto fine fatto di feste e belle ragazze, oppure si mette in testa di ridare il senso e la dignità di una grande avventura politica" all'insieme delle sue opere. Perchè "il premier non si fa rappresentare da dichiarazioni slabbrate, non naviga per settimane tra mezze bugie che alimentano sospetti anche e soprattutto sugli aspetti più candidi del suo comportamento, non si dà per accessibile al primo che passa". Al contrario "un capo di governo parla al Paese, agisce sulle cose che contano, evita di farsi intrappolare nello scandalismo, parla un linguaggio di verità".

Altrimenti, avverte Ferrara, "si andrà avanti con questo clima da 24 luglio permanente", ovvero la vigilia del Gran Consigli che determinò la caduta di Mussolini, "in un clima di sospetti arroventato anche da una classe dirigente di maggioranza e di governo attenta alle proprie convenienze e opportunisticamente piegata, orecchio a terra, a captare i rumori e i rumors di un imminente declino".


Su RAINEWS24 , alcuni dei 66 Commenti :

  1. rodolfo il 21 June 2009 alle 11:03 am

    Chi è causa del suo mal pianga se stesso.E non rompa i cog…ni agli altri.

  2. Fabrizio il 21 June 2009 alle 10:06 am

    Non siamo un paese serio. Quando negli altri paesi parlano di noi si mettono a ridere. CHE SI DIMETTA!

  3. Alessia il 21 June 2009 alle 8:37 am

    Non preoccupiamoci troppo: lo stuolo dei solerti collaboratori del nostro amato “papi” correrà ancora una volta a dare una spolveratina di “sugar on the shit” e il popolo italiano sarà ancora una volta pronto a mangiarne a cucchiaiate! Dalla sua discesa in campo a oggi ci stiamo abituando a tutto e vedrete che tra qualche giorno un sondaggio ci dirà che il 98% degli italiani vorrebbe inserire tra i diritti umani fondamentali quello di esercitare e sfruttare il mestiere più antico del mondo per conseguire qualsiasi obiettivo si ritenga utile. Io non me ne meraviglierei.

  4. francesca il 21 June 2009 alle 4:59 am

    Comunque, in fin dei conti, ha ragione Ferrara: è lui che si è messo in questa situazione. Ha iniziato con l’invio a tutti gli italiani, anche a quelli a cui non gliene poteva fregare di meno, della sua agiografica autobiografia di padre modello di una famiglia esemplare, violando la privacy di coloro che avrebbero fatto volentieri a meno di riceverla. Ha proseguito con battute, di pessimo gusto, in mondovisione sulle presunte tresche della sua signora ( la vicenda Cacciari docet); e ha concluso , in bellezza, con la pesante intrusione nelle vicende private della famiglia Englaro e con le sue “accorate” parole sulle capacità riproduttive della povera Eluana. Perciò, chi di privacy colpisce….. . Ora non si può lamentare di cotanto interesse. Deve solo spiegare, con tanto di prove a suo discarico, come succederebbe a noi comuni mortali, se è vero che, mentre la sua maggioranza approvava la nuova legge sulla prostituzione in cui sono previste pene anche per “gli utilizzatori finali”, lui violava tale legge. Deve spiegare se è vero che usava voli di stato, mentre era in vigore l’ordinanza Prodi, per trasportare in Sardegna gli invitati alle sue megafeste e quindi utilizzava mezzi e uomini dello Stato, pagati con le nostre tasse, per codeste attività. L’unica buona notizia per noi Sardi, o perlomeno per quelli che la pensano come me, è che forse venderà villa Certosa. Ne sono felice: spero, che d’ora in poi, trascorra le sue vacanze, con annessi e connessi, in luoghi a lui più favorevoli tipo il lago di Garda o Milano Marittima. Non è un complotto, è la stampa, libera e non asservita, bellezza. Il caso Sircana, con foto sui giornali di famiglia, reprimende sulla moralità degli uomini di stato e relative dimissioni, docet…… .


da La Repubblica : I giornali stranieri seguono con crescente interesse la vicenda

Stampa estera scatenata
"Berlusconi può cadere"


Stampa estera scatenata "Berlusconi può cadere"
Un articolo su Berlusconi su El Pais online

Se i telegiornali italiani - con l'eccezione di Skytg24 e Tg3 - continuano a ignorare lo scandalo di Bari, altrettanto non si può dire per la stampa estera, che segue la vicenda con interesse crescente.

"È giunta l'ora per Silvio Berlusconi?", s'interrogava ieri El Mundo, principale giornale spagnolo di area centrodestra. "Molti considerano - aggiungeva - che lo scandalo erotico-festivo delle ultime settimane, in continua crescita, potrebbe causare la caduta finale di colui che finora sembrava politicamente immortale". E ancora: "Ormai non passa giorno in cui il rosario di rivelazioni non si incrementa con nuove e truculente scoperte, che ogni volta minano vieppiù la reputazione e il potere del Cavaliere".

Sempre in Spagna, anche El Paìs torna a parlare del caso Berlusconi con quella che definisce "la rivolta delle veline". Il quotidiano spagnolo afferma che "le denunce delle modelle pongono fine al feeling con la Chiesa cattolica ed all'ammirazione di molti italiani". "Secondo fonti diplomatiche", aggiunge il quotidiano, "Berlusconi ha chiesto la solidarietà di varie cancellerie straniere" nelle quali però "lo sconcerto supera la comprensione".

Non ci vanno leggeri nemmeno i media britannici, anche in questo caso senza distinzioni di destra o di sinistra. Il conservatore Times, sotto al titolo "Una notte nell'harem di Berlusconi", riporta le dichiarazioni di Patrizia D'Addario. Ma è soprattutto il Daily Telegraph, altra testata conservatrice a larga diffusione, a soffermarsi sul caso: "Il vizio minaccia di far cadere Berlusconi".

I
l Telegraph sostiene che c'è paura per "nuove rivelazioni in vista del summit del G8 del mese prossimo", e intervista James Walston, un professore di scienze politiche all'American University of Rome, che predice uno "stillicidio di rivelazioni" e afferma che "questo non darà a Berlusconi un'aria molto da statista quando tratterà con Obama e Merkel".

Spostandosi a sinistra si trovano Guardian e Observer, entrambi attenti alla vicenda del presidente del Consiglio. "Possono le rivelazioni di Barbara Montereale far cadere Berlusconi?", si chiede The Observer. Per il Guardian il racconto della Montereale potrebbe "convincere molti italiani che si è passato il segno".

Francesco Bei (22 giugno 2009)


GLI ARTICOLI DELLA STAMPA ESTERA




sabato 6 giugno 2009

4° giorno di sciopero della fame


oggi, 6 giugno 2009 ,


4° giorno di sciopero della fame:


circa 82 kg (- 3 kg dal 3/06 mattina)


dimostrazione che chi dice di non riuscire a dimagrire neppure con una "dieta ferrea" prende in giro se stesso e il prossimo..

Comunque sia, se a qualcuno interessa saperlo, sto bene..

Fabrizio Frosini



La Nazione, Empoli, 4 Giugno 2009



(Cfr.: mio Comunicato Stampa del 3 Giugno u.s.)

venerdì 5 giugno 2009

Lista Civica EMPOLIPERTUTTI: programma



PROGRAMMA AMMINISTRATIVO

DELLA LISTA CIVICA EMPOLIPERTUTTI


La Lista Civica EMPOLIPERTUTTI si candida a rappresentare tutti quei cittadini che vogliono la gestione della cosa pubblica al servizio della collettività, senza pregiudizi né paraocchi ideologici. Quello che vogliamo è un buon governo della “Cosa Pubblica” che rifugga dalle logiche di potere e delle poltrone da dividere.
Per fare della buona politica dobbiamo sforzarci di creare un laboratorio di idee, con le risorse migliori che abbiamo, e tradurre queste idee in atti concreti attraverso una Democrazia Partecipata. Perché far partecipare davvero i cittadini alle scelte che riguardano la loro vita quotidiana, sia nella gestione del presente che nell’ottica dello sviluppo futuro, significa decidere insieme, cittadini ed istituzioni, il futuro della nostra Città, con scelte condivise e non piovute/imposte dall’alto.

Primo passo per un’azione che poggi sulla concretezza è conoscere le risorse economiche impegnate (con particolare attenzione a ciò che può essere svincolato e a ciò che non si può svincolare) e quelle disponibili.
Avendo chiaro il quadro economico e applicando il buon senso, si può avviare una politica “rivoluzionaria”, volta a:

• ridurre gli sprechi, grazie alle nuove tecnologie;
• accorpare i servizi a livello più alto, al fine di ridurre le inefficienze funzionali ed economiche;
• semplificare il rapporto cittadino/amministrazione;
• usare la leva tariffaria come elemento di sviluppo del Comune;
• premiare il personale più virtuoso.

1. Riorganizzazione della macchina comunale e rapporti con i cittadini

Dopo anni di quasi totale disgregazione nei rapporti fra l’Amministrazione Comunale e la Cittadinanza, è doveroso e necessario restituire ai cittadini la possibilità di partecipare alla gestione della cosa pubblica. Riteniamo che l’adozione di semplici strumenti di comunicazione e soprattutto la trasparenza dell’azione amministrativa possano finalmente recuperare la fiducia dei cittadini, nella convinzione che il governo di una città non debba caratterizzarsi ideologicamente come “di destra” o “di sinistra”, bensì impegnarsi pragmaticamente a gestire con buonsenso e con una visione super partes un insieme organico di cose da fare e da proporre per migliorare la vita degli abitanti.

Miglioramento dei servizi, anche potenziando la professionalità dei dipendenti della macchina comunale e promuovendo maggiore efficienza e rapidità, al servizio degli utenti, nella convinzione che il Comune debba essere completamente al servizio dei cittadini. Ciò può essere attuato individuando e rimuovendo le cause di inefficienza nelle aree critiche, anche mediante corsi di aggiornamento dei dipendenti e incentivazione degli strumenti informatici, affinché il Comune possa essere raggiungibile sempre e possa rispondere anche dall’ufficio o da casa. Introduzione della firma digitale, peraltro già prevista da tempo dalla legislazione e consegna di documentazione tramite internet, così come la consegna dei certificati.

A tal fine :
a. avviare un progetto per l’erogazione dei documenti tramite internet;
b. avviare un progetto di concertazione dei servizi IT dei comuni del circondario con un'unica struttura (apparecchiature, software, personale) per erogare i servizi su scala più ampia al fine di contenere i costi;

Riorganizzazione dei servizi tramite strumenti di informatizzazione geografica territoriale, legando catasto, anagrafe e tributi ai dati territoriali, per fornire in maniera più completa e rapida i servizi richiesti dai cittadini ed effettuare i necessari controlli.

Incremento dell’efficienza degli amministratori, attraverso la presenza sul territorio e l’ascolto dei cittadini utenti, anche tramite segnalazioni che i cittadini, in totale anonimato, forniscano all’Amministrazione attraverso la compilazione di questionari di soddisfazione, da consegnare e compilare dopo ogni prestazione di servizi.

Recupero del controllo, da parte dell’Amministrazione, sull’attività delle società che forniscono i servizi, pagati dai cittadini, attraverso la partecipazione alle assemblee delle medesime società o mediante sollecitazioni o rinnovo dei contratti di utenza, al fine di ottenere un miglioramento dei servizi essenziali (acque, rifiuti, trasporti ecc.).

Creazione di un numero verde denominato “pronto sindaco”, che ogni cittadino potrà contattare liberamente in caso di necessità e attraverso il quale provvederà ad informare/tenere aggiornato il Sindaco e la giunta di eventuali necessità o problematiche.

Attivazione di un servizio online, audio-video, per rendere accessibili al pubblico, in diretta, le sedute del Consiglio Comunale ed ogni altro significativo evento pubblico. I filmati, registrati, dovranno essere consultabili liberamente, con un semplice accesso internet (tipo Youtube).

Trasparenza della pubblica amministrazione, da ottenere in particolare tramite:

• pubblicazione on line di tutti i soggetti che ricevono aiuti dall’Amministrazione comunale;
• pubblicazione on line di tutti i compensi degli amministratori pubblici, sia politici che tecnici sia dell’amministrazione comunale che delle società controllate;
• determinazione di un regolamento per il conferimento degli incarichi professionali con i criteri di selezione tramite la realizzazione di un albo.
• contrastare il fenomeno delle carriere multiple all'interno delle aziende partecipate dal Comune.

modifica dello statuto comunale per inserire quegli elementi di DEMOCRAZIA DIRETTA e PARTECIPATA attualmente possibili sulla base della legislazione vigente :
- REFERENDUM DELIBERATIVI senza quorum (1 all’anno) su temi fondamentali per la cittadinanza;
- ELEZIONE DIRETTA DEL DIFENSORE CIVICO da parte dei cittadini, così da rendere tale figura effettivamente “super partes” e non influenzabile dal potere pubblico.

2. Scuola

ASILI NIDO
Attualmente abbiamo 3 asili nido a gestione diretta e 2 asili nido a gestione in appalto, sarebbe auspicabile l’aumento almeno di una struttura per incrementare la disponibilità dei posti.

SCUOLE ELEMENTARI E MEDIE
Incrementare il diritto allo studio investendo maggiormente sulle strutture scolastiche già in uso con lavori di ristrutturazione e mantenimento degli immobili e la costruzione di nuovi edifici nelle aree di sviluppo della città.
Aiutare maggiormente i bambini e i ragazzi in difficoltà (aumenta sempre di più la presenza di ragazzi con disagio non certificati) o disabili, intensificando la presenza di operatori specializzati per il loro sostegno.
Una particolare attenzione deve andare ai bambini e ragazzi stranieri per il loro corretto inserimento e integrazione nella nostra società, sempre più multietnica, puntando, con più energie e fondi, a corsi intensivi d’italiano e a una mediazione linguistico-culturale per le famiglie. affinché capiscano quali sono i loro diritti e i loro doveri.

SCUOLE SUPERIORI
Puntare ad una migliore organizzazione delle strutture scolastiche per non arrivare ai disservizi creatisi per i docenti, i paradocenti e gli studenti che si sono verificati in quest’anno scolastico per l’ITC e l’ITI per la mancanza di aule, pur prevista con largo anticipo.
Incentivare la differenziazione dei rifiuti nelle scuole di ogni ordine e grado, premiando la scuola che selezionerà meglio.
Un’attenzione particolare deve andare all’assistenza degli studenti stranieri, di quelli con difficoltà certificata e non, e degli studenti con disabilità.
Dobbiamo combattere con tutti i mezzi la dispersione scolastica dovuta all’abbandono e all’insuccesso scolastico. Occorre, a tal fine, puntare il massimo delle energie economiche sulla formazione scolastica e professionale qualificata. Da incrementare, nel contempo, l’offerta di laboratori per studenti in difficoltà nel percorso scolastico, finalizzati al conseguimento di qualifiche professionali di base.
Sono da aumentare anche le strutture formative per giovani diversamente abili: attualmente c’è, ma non basta, la scuola di ceramica di Montelupo!


3. Edilizia, opere pubbliche, arredo urbano, viabilità, ambiente

Occorre perseguire una politica mirata a creare nuovi alloggi per i giovani o le giovani coppie che, tramite bando pubblico possano accedere alla prima casa. Il Comune potrebbe accollarsi un mutuo con la Cassa Depositi e prestiti finalizzato alla costruzione di bilocali a basso costo che potrebbero essere venduti o affittati a riscatto, permettendo così al Comune di restituire il debito contratto e alle nuove famiglie di permanere nel Comune, anziché spostarsi verso zone a minor costo nei comuni limitrofi.

Revisione degli strumenti urbanistici comunali nell’ottica della semplificazione delle norme e della applicazione delle procedure previste dalla legge.

Riteniamo che si debba e si possa incentivare il recupero del patrimonio edilizio esistente, anche tramite riduzione degli oneri urbanistici di competenza comunale, incentivando così il restauro e la ristrutturazione, privilegiando i piccoli ampliamenti rispetto all’uso di nuovo suolo per l’edificazione. A volte con una stanza e un bagno in più si risolvono tanti problemi abitativi delle famiglie e si evita l’acquisto di nuovi appartamenti, con costi e problematiche di nuove urbanizzazioni che comportano maggiore pressione sull’ambiente. Ovviamente questo non sarà possibile in tutto il territorio comunale, certamente non per i centri storici o gli immediati dintorni, ma in molte zone potrebbero essere risolti problemi legati a piccoli bisogni familiari, come quello di una miglior cura di un anziano o accogliere una nuova famiglia, senza impegno di nuovo suolo.

Incentivazione delle demolizioni e ricostruzioni di edifici civili o per cambi di destinazioni d'uso di aree industriali dismesse, considerando come assoluta eccezione l’edificazione in zone verdi (concessione possibile, questa, solo dopo un vaglio oculato, razionale e trasparente che ne dimostri l’effettiva necessità); occorre inoltre favorire la realizzazione di abitazioni a risparmio energetico, oltre che garantire il rispetto assoluto delle normative antisismiche e delle altre garanzie di sicurezza.

Impegno del Comune perché si implementino tecniche costruttive che garantiscano l’efficienza energetica.

Per quanto riguarda le zone collinari e di campagna, verranno privilegiati i recuperi dei cascinali e degli annessi esistenti, nella convinzione che solo il presidio ambientale possa sconfiggere l’abbandono e l’incuria, con conseguenti danni ambientali irreparabili.

Realizzazione di parcheggi pubblici interrati nella zona del centro storico e aree limitrofe, utilizzando piazze dalle caratteristiche che ne permettano la realizzazione, mediante azione privata per la realizzazione di posti macchina e garage da vendere agli abitanti del centro storico e, a pagamento, per la sosta. Questo aiuterà a rendere nuovamente gratuiti i parcheggi che oggi sono a pagamento e permettere a tutti di recarsi nel centro storico senza problemi.

Riqualificazione del centro storico, riportandolo ad essere “vivo e vitale” , al contempo agevolando i collegamenti con le frazioni cittadine e stimolando la creatività di gruppi culturali e storico-folkloristici (ad esempio con la creazione di un “teatro della strada”). Adeguata gestione dei parcheggi in centro, in modo da non farne strumento penalizzante la mobilità, ma razionalizzandone comunque gli accessi.

Impulso alla definitiva realizzazione di sovrappasso in via livornese, al posto del passaggio a livello a raso che impedisce o rallenta la circolazione, come razionale e giusta conclusione delle opere realizzate ad hoc per l’uscita dalla FI-PI-LI “empoli-centro” (che attualmente serve solo il centro commerciale Coop).
Lavori di ammodernamento e ripristino della rete idrica (per ridurre le perdite di un bene assolutamente prezioso come è l’acqua) e fognaria, rendendo gli impianti di depurazione obbligatori per ogni abitazione non collegabile ad un impianto fognario, con contributi/finanziamenti comunali per impianti di depurazione privati ( = vogliamo cioè che ognuno abbia un impianto di depurazione, se non è collegato al sistema fognario principale, da realizzare con aiuti economici comunali).


Restauro della fontana dei leoni del Pampaloni (1827), anche con ripristino delle colonne originarie della fontana, compreso il restauro delle pietre della scalinata della Collegiata di S.Andrea, e recupero di piazza Farinata degli Uberti dal degrado.
Riqualificazione di piazza Matteotti, affinché ritorni ad essere momento di sosta e di ricreazione degli abitanti del centro storico.
Riqualificazione di P.zza della Vittoria, che permetta di recuperare gli alberi, attualmente in difficili condizioni di sopravvivenza, oltre ad individuare modalità di gestione che riducano l’importo delle spese di manutenzione della fontana (peraltro di ben scarso pregio paesaggistico).
Riqualificazione / creazione di spazi verdi –anche di piccole dimensioni– progettati con originalità e tali da essere promotori di biodiversità, nei diversi quartieri e frazioni: luoghi verdi attrezzati che consentano agli abitanti del quartiere di riappropriarsi dello spazio cittadino. Partecipazione nella progettazione dei medesimi spazi, di scuole e cittadini che vogliano cimentarsi e dare il loro contributo di conoscenza botanica e paesaggistica.

Inasprimento dei controlli e delle ammende per chi danneggia o deturpa l’ambiente e il decoro urbano anche mediante l’utilizzo di telecamere a circuito chiuso.

Creazione di spazi verdi dedicati ai nostri amici a quattro zampe per correre in libertà, evitando così l’utilizzo di zone verdi dedicate ad altri utenti (in particolare ai bambini).

Riordino della viabilità che consenta percorsi diversificati, dato che gli attuali costringono gli utenti a incanalarsi nelle stesse vie, causando in tal modo intasamenti o lunghe code di autoveicoli.
Piano di trasporti pubblici non inquinanti e rete di efficienti piste ciclabili cittadine (le poche centinaia di metri di piste “ciclabili” realizzate fino ad oggi, in parte a ghiaino, non posso essere considerate né “efficienti” né efficaci a risolvere alcunché).

Quasi ogni punto del nostro programma fa in qualche modo riferimento a temi relativi al recupero, alla conservazione e al rispettoso utilizzo dell’ambiente. Riteniamo che occorra conservare il territorio per tramandarlo ai nostri figli e nipoti, favorendone la vivibilità e occupando meno aree possibili con nuove edificazioni, sfruttandone al meglio l’esistente.

Sviluppo delle fonti rinnovabili come il fotovoltaico e l'eolico con contributi/finanziamenti comunali; gli edifici pubblici, in primis, dovranno essere dotati di pannelli fotovoltaici e insediamenti eolici andranno progettati e realizzati nel territorio comunale (parchi eolici).
Acqua di proprietà pubblica: l'acqua deve rimanere pubblica, pertanto nella gestione dell’acqua i privati non devono avere la maggioranza di controllo. La gestione deve essere comunque efficiente, in modo da evitare al massimo lo spreco di risorse, anche ponendo tetti razionali agli stipendi dei manager.

Rifiuti “zero” (= raccolta differenziata porta a porta per ridurre al minimo la quantità di rifiuti non riciclabili). “Rifiuti zero” è la strategia vincente perché quando c'è un rifiuto c'è un errore di progettazione, di realizzazione o comunque di gestione. Dobbiamo realizzare una “rivoluzione culturale”, formando i cittadini ad una diversa concezione del “ciclo dei rifiuti” , in modo che, in un tempo ragionevole, si arrivi a rendere naturale il concetto che non si può più costruire qualcosa senza pensare a come renderla, dopo l’uso principale, materia prima per un'altra lavorazione (= materia prima secondaria). Realizzando tale “rivoluzione culturale”, il volume dei rifiuti sarà ridimensionato al massimo. Al contempo, dobbiamo gestire in maniera ottimale le discariche e utilizzare le più moderne metodiche di trattamento dei rifiuti, abbattendone anche i costi di gestione, così riducendo i costi per i cittadini. In tale ottica diciamo anche NO alla costruzione di un “termovalorizzatore” (inceneritore), che non risolve il problema di esaurimento delle discariche, che è molto costoso e che è fonte di inquinamento da micro e nanopolveri, particolarmente nocive alla salute

4. Sociale

piano di mobilità per i disabili, con reale abbattimento delle barriere architettoniche : una città che rende difficile lo spostamento di un disabile non è una città civile. Agevolazioni economiche e potenziamento dei servizi da garantire alle famiglie in cui sono presenti persone disabili.

Monitoraggio dell’attività degli asili nido per individuare aree di intervento e premiare il personale virtuoso con criteri di verifica prestabiliti;

Sostegno alle aziende che realizzano asili nido presso le loro strutture;

Attraverso i risparmi ampliare il sostegno alle attività nel sociale già funzionati sul territorio comunale;

Avvio di un progetto di monitoraggio della manutenzione degli edifici di edilizia scolastica.

5. Sicurezza

Prestare particolare attenzione all’area della prevenzione.
Maggiore integrazione e particolare attenzione alle comunità straniere perché non si generino ghetti o quartieri “etnici”; maggiore sostegno alle iniziative di allontanamento dei ragazzi dalla strada, anche con la costituzione del vigile di frazione, presente in modo costante nelle varie frazioni del comune.
Costituzione di un'unica Polizia Municipale per l’area del circondario, con un adeguato supporto tecnologico, al fine di migliorare l’efficienza e ridurre i costi.
Monitoraggio dell’attività della Polizia Municipale volto a verificare elementi di inefficienza e a premiare i Vigili più virtuosi nella prevenzione, anziché nella repressione.

6. Sviluppo economico

Sostegno a chi perde il posto di lavoro, ed in particolare alle famiglie che hanno difficoltà a far fronte ai mutui contratti. Investimenti pubblici per stimolare e aiutare una ripresa economica locale, con particolare attenzione alle tecnologie innovative e “verdi”.

Favorire le produzioni locali (= filiera corta, moneta locale complementare), realizzando una sede stabile per un mercato dedicato.
La nostra proposta prevede il recupero della struttura dell'ex mercato ortofrutticolo di Avane, per insediarvi il mercato dei prodotti alimentari delle aziende locali. Ciò darebbe alle aziende del territorio la possibilità di vendere i loro prodotti direttamente al dettaglio, all'interno di un mercato organizzato, dove i cittadini avrebbero l'opportunità di acquistare prodotti freschi a chilometri “0”, con prezzi contenuti grazie alla filiera estremamente ridotta. Tramite spazi coperti da affittare alle aziende, ad un canone utile per coprire le spese di gestione, l'operazione non graverebbe sulle casse comunali e può rappresentare un incentivo per l'economia locale ed un'opportunità di risparmio per i cittadini.
Lanciare i BOC (buoni ordinari del Comune) finalizzati a opere pubbliche, per ottenere un minor ricorso al credito del Comune, un impegno dei Cittadini, uno stimolo occupazionale;
Punti wifi per la connettività, iniziando dai punti strategici del territorio comunale.

Creazione di punti pubblici di telelavoro.

7. Sport, turismo e cultura

Empoli non ha grande vocazione e tradizione turistica, però siamo vicini ad importanti Comuni tradizionalmente votati al turismo: Vinci, Montespertoli, Montaione. Con questi Comuni dobbiamo creare sinergie culturali e di sviluppo dei prodotti del territorio. Empoli, essendo il Comune capofila nel Circondario, dovrebbe proporre una politica del turismo, studiare insieme agli altri Comuni collegamenti razionali ai centri minori, creare una rete di servizi efficiente, incentivare i privati ad intensificare i loro investimenti nella ricettività alberghiera con strutture di qualità. Fare sistema con la filiera corta dei produttori di tutti i Comuni del Circondario, l’enogastronomia, la cultura, la buona ricettività, i mezzi di trasporto veloci, efficienti ed a prezzi interessanti, potrebbero essere un volano per cambiare il tessuto economico di Empoli da città industriale a città anche turistica, quale capofila di Comuni con significativo valore turistico e culturale.
Abbiamo il dovere di salvaguardare il nostro paesaggio, le nostre bellezze artistiche, però dobbiamo al contempo avere il coraggio di essere visionari e non impedire uno sviluppo turistico, bensì assecondarlo con regole ben precise e proiettate verso il futuro.
Lo stesso dicasi per lo sviluppo culturale della nostra comunità; dobbiamo smettere di assistere apatici ad un degrado culturale e morale che mina le radici della società. Sforziamoci di impegnarci affinché i giovani, in particolare, possano trovare nell’amministrazione pubblica un interlocutore aperto alle loro esigenze e apprezzare la cultura, i valori della democrazia, il rispetto per gli altri. Non i soldi e la forza, ma la cultura rendono l’uomo libero.
Attività sportive: lo sport è cultura ed educazione del corpo, oltre ad essere luogo di aggregazione, di amicizia, di integrazione. Ed è per questo che lavoreremo per avere più spazi pubblici, per dare risposte a quei cittadini che non possono permettersi la palestra o la piscina privata. La politica deve essere sempre attenzione al cittadino ed ai suoi bisogni non passerella mediatica per ottenere consensi. Dobbiamo valorizzare, incrementare e migliorare ciò che già abbiamo.

Al di là delle problematiche maggiori, ognuno di noi deve confrontarsi con la quotidianità di: periferie sporche, marciapiedi a rischio, piazze deturpate, illuminazione notturna scarsa o assente in molti luoghi, grosse difficoltà della viabilità in varie zone (da Santa Maria e v.le Boccaccio, a Carraia, etc..).
L’amministrazione attuale si è certo attivata per la realizzazione del Centro Commerciale Coop: nulla di male, ma nel contempo non doveva lasciare al palo tante altre realtà e bisogni cittadini. Tanto per citare un esempio, di sicuro importante: non doveva lasciare soli i commercianti del centro storico, molti dei quali hanno abbandonato l’attività o si sono trasferiti. I centri storici, oltretutto, vanno salvaguardati: sono il nostro passato, la nostra memoria.

Crediamo che nel deficit politico delle liste di centrosinistra, eredi di forze che hanno governato per 60 anni il nostro territorio, la Lista Civica EMPOLIPERTUTTI possa essere una risposta a tanti problemi irrisolti, potendo dare voce sia ai ceti produttivi sia a chi è stato emarginato.
Proponendosi a quella parte della popolazione che non si sente più rappresentata né dalla destra né dalla sinistra, EMPOLIPERTUTTI vuole perseguire un modo di fare politica che sia effettivamente al servizio del cittadino. Vogliamo e dobbiamo essere un laboratorio di idee aperto a tutti coloro che vorranno contribuire a migliorare il volto di una città oggi spenta. EMPOLI ha bisogno di ritornare a vivere.

INSIEME PER CAMBIARE

EMPOLIPERTUTTI – TUTTI PER EMPOLI





Il candidato sindaco Fabrizio Frosini risponde alle domande de "Il Tirreno" :


Nato a Grosseto il 16 settembre 1953 . Coniugato

Titolo di studio: laurea in medicina e chirurgia ; specializzazione in neurochirurgia

Reddito dichiarato : La dichiarazione 2009 riferita al reddito 2008 sarà di circa 90.000 euro

Quanti soldi pensa di spendere per la campagna elettorale?
Ho previsto 800,00 euro (omnicomprensivi). Sicuramente non supererò i 1.000,00.

Provvederà di tasca sua o con contributi altrui?
Coperti interamente da me.

Dove ha sede il suo ufficio elettorale?
Sono un semplice cittadino, come lo sono gli altri candidati della ista Civica EMPOLIPERTUTTI: di fatto non esiste un “ufficio elettorale”, in quanto usiamo le nostre abitazioni anche per riunirci.

Quanti sono i collaboratori che l’aiutano nella campagna elettorale?
Non ho collaboratori. Chi ha tempo, dei candidati in Lista, fa quello che può : per sé e per la Lista.

Prima tessera politica?
Nel 1987, per rappresentare il territorio, accettai di partecipare alle elezioni politiche come indipendente per il PRI (allora ero conosciuto per aver fondato il gruppo locale di Amnesty International). Ho avuto poi per tre anni la tessera PSI –non rinnovata da quando scoppiò “mani pulite”. Da allora non ho avuto tessere di partito, né ho partecipato ad attività politiche.

Squadra del cuore?
Mai giocato a calcio, neppure da ragazzino. Il mio amore era infatti il basket. Molti anni fa ho fatto sport nella Virtus Siena. Non ho squadre del cuore da quando cessai di giocare. Ma è ovvio che mi auguro che le formazioni sportive empolesi abbiano successo. Tutte.

Il libro più bello?
Uno dei libri cui mi sento più legato dai tempi del liceo è di poesia : “The Waste Land“ (La terra desolata), di Thomas Stern Eliot.

La canzone del cuore?
Non è che ne abbia veramente una, ma ricordo sempre con particolare piacere sia “Pazza Idea” (Patty Pravo) che “What a Wonderful World” (Louis Armstrong).

La donna con cui andare in un’isola deserta (a parte la moglie)?
L’affascinante Shehrazad, narratrice delle storie principali de “Le Mille e una notte” (così mia moglie non si ingelosisce smile)

La trasmissione tv più vista?
Il notiziario “BBC World News”

L’angolo di Empoli che più ama?
Piazza Farinata degli Uberti, da cui abbiamo ripreso il contrassegno della Lista EMPOLIPERTUTTI : la fontana dei leoni (che, ridotta com’è, assurge a simbolo del degrado della nostra città: un degrado da cui riscattarsi).


Il leader politico più amato
Non mi identifico in nessun leader politico italiano. Men che mai ne amo uno..
Se vogliamo allargare l’orizzonte, ripongo le mie speranze in Barack Obama, ritenendolo persona non ideologizzata, oserei dire onesto intellettualmente e moralmente, che si rivolge direttamente ai cittadini, scavalcando le lobbies, e che è capace di una visione non limitata all’oggi e al “qui”, ma al futuro dell’America e del Mondo. È questa la tipologia di persone che ci vorrebbero come leaders : dovunque.

I primi tre provvedimenti se diventerà sindaco?
Semplificare il rapporto cittadini/amministrazione, in particolare con una semplificazione amministrativa –per avere certezze sui tempi e riduzione degli oneri amministrativi– , introducendo nel pubblico la cultura del merito e della trasparenza.

Fare “sistema” coinvolgendo i cittadini, le associazioni, maggioranza e minoranza, pubblico e privato, per promuovere/stimolare lo sviluppo, decidendo in tempi rapidi e in modo non ideologico, bensì sulla base del buon senso, con una strategia che, pur guardando necessariamente a soddisfare i bisogni attuali, sia proiettata al futuro.

Restauro della fontana dei leoni del Pampaloni : primo simbolico passo nel riscatto di piazza Farinata degli Uberti –e con essa di tutto il centro storico– dal degrado.

Qual è il problema più grande di Empoli?
Credo sia una mancanza di visione pragmatico/strategica. L’esempio di viale Boccaccio –ma potremmo farne tanti– lo descrive bene: pur sapendo da molti anni che l’ospedale nuovo sarebbe stato costruito lì (dove da sempre è stato “confinato”), si è irrazionalmente atteso che fosse terminato –e pertanto che incrementasse il traffico e il disagio per gli abitanti– per affrontare il nodo viabilità della zona..

Esiste un problema sicurezza a Empoli?
Fino ad oggi non sono accaduti eventi di grande risonanza, ma le premesse ci sono ed occorre affrontare il degrado, che favorisce la microcriminalità, prima che eventi di quel genere accadano. Perciò: presidiare meglio le zone critiche, quale elemento di dissuasione innanzi tutto. Per il centro: estendere il controllo delle zone sensibili con telecamere. Favorire iniziative che stimolino i cittadini ad aggregarsi e vivere di più la propria città.

Come rivitalizzare il centro città?
Intanto permettendo agli abitanti di migliorare le proprie condizioni abitative ed i servizi. Troppi empolesi abbandonano il centro a causa di edifici fatiscenti, poco funzionali, quasi tutti senza ascensore. Occorre favorire le attività commerciali (agevolare, e non scoraggiare, chi vuole riqualificare!), avendo queste non solo valenza economica ma anche di socializzazione. Tenere in centro le funzioni direzionali. Migliorare l’offerta museale e realizzare in centro il teatro. Parcheggi interrati nelle zone limitrofe (p.zza G.Guerra, p.zza Gramsci, ..).


Su che cosa deve puntare Empoli per il suo sviluppo?
Sulla capacità e determinazione dei propri cittadini a riprendersi in mano il futuro della loro città, rigettando quei condizionamenti legati a logiche di “potere” che alla lunga non pagano. Empoli, come centro di riferimento del Circondario, deve inoltre fare “sistema” con gli altri Comuni del territorio e favorire tutte le possibili integrazioni con l’area metropolitana fiorentina. Per uscire dall’attuale crisi economica dobbiamo anche ripensare principi e modalità su cui realizzare uno sviluppo economico che sia in armonia con il territorio. Aprire alle innovazioni tecnologiche, alle energie pulite, alla riduzione degli sprechi, al turismo, al rapporto con Scuola e Università in funzione di progetti di eccellenza ed in funzione delle reali esigenze del mercato del lavoro.

La città divisa in due dalla ferrovia: come liberare Empoli dai problemi del traffico?
Fondamentale il completamento della 429, con il superamento del passaggio ferroviario. Risolvere il nodo di via Carraia, di S.Maria, v.le Boccaccio.
ZTL con un funzionale sistema di parcheggi intorno, che ne garantisca la fruibilità. Utilizzo di piccoli bus, che coprano anche il centro storico, con parcheggi scambiatori periferici. Realizzare vere piste ciclabili. In funzione del prossimo raddoppio del ponte di collegamento a Sovigliana, pensare fin da subito a qualificare al meglio quell’asse che da Sovigliana arriverà fino alla stazione di Empoli.

Lista Civica EMPOLIPERTUTTI



sabato 25 aprile 2009

Fabrizio Frosini ed EMPOLIPERTUTTI



"Siamo autonomi e indipendenti. Ma all'opposizione del PD locale. Perché per poter affrontare e risolvere i problemi del territorio occorre ridimensionare quel sistema di potere del quale tutti, qui, conosciamo il volto"

Il candidato della lista civica spiega: "il nostro contrassegno è la fontana del Pampaloni, simbolo del degrado di questa città".

Cfr. anche Gonews 24.04.2009 , ore 20:05

Il candidato sindaco della Lista Civica EMPOLIPERTUTTI è Fabrizio Frosini.

A distanza di quasi 4 mesi dalla presentazione del nuovo soggetto politico la lista è pronta. Sono cambiate un paio di cose, ma la filosofia che sta alla base di questa esperienza rimane intatta, vale a dire “un gruppo di cittadini che hanno voglia di impegnarsi e scendere in campo, senza un’ideologia alla base, ma con il desiderio di contribuire a risolvere i problemi della gente, i nostri problemi”. Queste le parole di Frosini.

Il posizionamento di Empolipertutti rispetto a dicembre è diverso, perché “Non siamo ‘grillini’. Questa lista nasce originariamente dal progetto Meetup, ma non è legata a Beppe Grillo, né partecipa al progetto ‘Cinque Stelle’ (: ‘certificazione’ delle liste civiche che si rifanno a lui). Non vogliamo né "patenti" né ‘timbri’, poiché teniamo troppo alla nostra autonomia e indipendenza. Anche se io sarò il primo ad essere contento se si presenterà alle elezioni anche una lista ‘Grillo’ ”.

Questa scelta ha alla base una filosofia ben chiara: “Il nostro non è un programma legato a ideologie. EMPOLIPERTUTTI è una lista civica autonoma, indipendente, trasversale, composta da persone di varia provenienza. Vogliamo impegnarci in politica per aiutare concretamente a trovare soluzioni valide a risolvere o comunque migliorare i problemi del territorio”.

Rispetto a dicembre, cambia dunque anche il simbolo: “Non più le ‘Cinque stelle’ di Grillo e neanche la Collegiata, ma la fontana del Pampaloni in piazza dei Leoni. Una scelta suggerita dall’architetto Sandra Maltinti che fa parte della nostra lista. La fontana di piazza Farinata degli Uberti rappresenta una delle ricchezze di questa città e le sue condizioni di degrado dimostrano con quale capacità e sensibilità questa amministrazione abbia gestito la cosa pubblica. Il tutto in contrapposizione alla 'vasca', non mi sento di chiamarla fontana, di piazza della Vittoria. Che tra l’altro ci costa decine di migliaia di euro all’anno per la manutenzione. Mentre l’opera del Pampaloni, nel salotto di questa città è in condizioni vergognose”.

Alla conferenza stampa insieme a Frosini c’erano alcuni componenti della lista: Corrado Beretta, del comitato per viale Buozzi, capolista, poi Mauro Lastraioli, Domenico Campanella, ex consigliere comunale a Fucecchio, il giovanissimo Niccolò Paoli, 20 anni, alle sue prime elezioni amministrative anche da elettore”.

Poche le donne presenti in lista, ma non certo per volere dei promotori della lista : “Non siamo maschilisti, tutt’altro. Anzi ci farebbe piacere avere qualche presenza in più del gentil sesso. Per questo chiediamo alle ragazze, alle donne di avere un po’ più di coraggio. Questa è una critica cortese ed un invito in particolare a signore e signorine: non si può stare semplicemente alla finestra, a criticare e lamentarsi. Bisogna anche agire. Per questo rivolgiamo un appello a chi condivide il nostro punto di vista: mancano pochissimi giorni, chi vuole essere dei nostri, anche uomini, ovviamente, ma in particolare donne, si faccia avanti. La nostra lista è ancora aperta. Il nome Empolipertutti vuole già di per sé essere un programma”.

Per quanto riguarda l’avvicinamento del PdL alla sua candidatura, poi rientrata, Fabrizio Frosini spiega: “Già nella conferenza stampa di dicembre chiarimmo che noi siamo aperti ad incontrare e a discutere con qualsiasi soggetto politico che sia in contrapposizione al Partito Democratico. La nostra non è una battaglia contro il PD, ma una battaglia contro un sistema di potere che è fermo a 60 anni fa. A Empoli non c’è mai stato cambiamento, mai un’alternanza. Per questo la città si è ‘seduta’. Vogliamo cambiare il sistema ed un modo di gestire Empoli che non ci piace. Per questo il PdL ci ha cercato ed abbiamo parlato di possibili scenari politici (e non solo col Popolo della Libertà peraltro). Poi non se ne è fatto niente. Ma noi andiamo avanti per la nostra strada : la strada del cambiamento e della concreta ricerca di valide soluzioni ai problemi della città e del territorio”.

giovedì 26 marzo 2009

EMPOLIPERTUTTI A CONVEGNO "VALORIZZIAMO I NOSTRI RIFIUTI"

Volantino del convegno Cittadinanza Ambientale

Dalla Lista Civica EmpoliPerTutti:

Cari Amici,

con la presente siamo ad invitarvi al Convegno da noi organizzato su AMBIENTE e RIFIUTI: Sabato 28 Marzo, ore 16:00, presso l’Agenzia per lo Sviluppo dell’Empolese-Valdelsa, in via delle Fiascaie 12 (di lato al supermercato Coop posto fra via Masini e via Carrucci).

Il Convegno rappresenta anche la prima manifestazione pubblica della Lista Civica Empolipertutti che si presenterà alle elezioni comunali del Giugno prossimo.

Un razionale “ciclo dei rifiuti” fa infatti parte del nostro programma, con un chiaro e preciso NO alla proposta di inceneritore (oggi vengono chiamati “termovalorizzatori”) nel nostro territorio.

I punti del PROGRAMMA si rifanno ai principi descritti da Beppe Grillo nella “Carta di Firenze”: acqua pubblica; impianti di depurazione obbligatori per ogni abitazione non collegabile ad un impianto fognario, con contributi/finanziamenti comunali per impianti di depurazione privati; espansione del verde urbano; concessioni di licenze edilizie solo per demolizioni e ricostruzioni di edifici civili o per cambi di destinazioni d’uso di aree industriali dismesse; piano di trasporti pubblici non inquinanti e rete di piste ciclabili cittadine; piano di mobilità per i disabili; connettività gratuita per i residenti nel Comune; creazione di punti pubblici di telelavoro; rifiuti zero; sviluppo delle fonti rinnovabili come il fotovoltaico e l’eolico con contributi/finanziamenti comunali; efficienza energetica; favorire le produzioni locali (filiera corta e moneta locale complementare).

A questi si aggiunge la proposta di modifica dello Statuto comunale, per introdurre REFERENDUM DELIBERATIVI senza quorum (da tenersi 1 all’anno, su questioni di primario interesse per la collettività) e l’elezione diretta, da parte dei cittadini, del Difensore Civico.

Riteniamo che anche questi ultimi punti siano importanti, in quanto rappresentano uno strumento di DEMOCRAZIA DIRETTA e PARTECIPATA, consentendo ai cittadini -a tutti noi- di riappropriarci di diritti/poteri che la partitocrazia ci ha tolto.

Sosteneteci con la vostra vicinanza e con il vostro voto.

Aiutateci a vincere una civile battaglia per la Democrazia, senza steccati ideologici e senza ipocrisie/falsità di comodo: facciamo del nostro comune una vera “EMPOLI PER TUTTI“. Grazie.