mercoledì 18 aprile 2007

Al Sig Presidente IV Commissione, Consiglio Regionale della Toscana

Al Signor Presidente IV Commissione, Fabio Roggiolani
E p.c. :
Al Sig. Presidente Consiglio Regionale, Riccardo Nencini
Consiglio Regionale della Toscana

Raccomandata AR - Empoli, 15 Dicembre 2006


Egregio Signor Presidente,

Faccio seguito alle mie dell’8 e 14 Novembre u.s. per chiederLe formalmente un incontro, al fine di illustrarLe quanto vado a riportare integralmente di seguito (testo della lettera dell’ 8 Novembre) nonché quanto contenuto nella mia lettera al Presidente Napolitano.

Nel periodo Febbraio/Marzo u.s. , avete avuto la cortesia di ascoltarmi, ricevendomi presso il Consiglio Regionale –oltre a leggere con attenzione quanto più volte ebbi a sottoporVi-, e penso rammentiate l’oggetto delle mie sollecitazioni.

Foste così attenti a quanto allora Vi illustrai che in data 15 Marzo 2006 venne unanimemente approvata la Mozione 182 su proposta dei Consiglieri Monaci, Fossati e Carraresi –in un positivo spirito bipartisan.

Immagino però non ricordiate quanto il 1 Marzo u.s. Vi scrivevo :

· "Oggi è il 1 Marzo ; questo medesimo giorno, ma di 13 anni fa (1.3.1993), l'allora Assessore Fratini indirizzava a me -e p.c. al Ministero della Sanità, Direzione Generale Ospedali, Div II- una lettera (prot. 3944/SP 1.2) ad oggetto : "richiesta autorizzazione alla installazione di apparecchiatura PET -tomografo ad emissione di positroni- e acceleratore lineare". Nella lettera si informava della richiesta dell'Assessore medesimo, ad una all'uopo costituita Commissione Regionale, di . Sapete già che non vi è mai stato alcun seguito, nonostante ripetute (continue) sollecitazioni. Anzi, la pratica Ecomedica, relativa sia alla Radioterapia che alla PET-TAC, da realizzare c/o l'immobile "ex-Anfor" (del quale la Società si è riassicurata la disponibilità, a fronte di ingente impegno economico, dopo travagliate vicende che ne avevano visto la "promessa", da parte dell'allora proprietario Asl11, a privati interessati a realizzare edilizia abitativa -con progetto già approvato dal Comune di Empoli -, e dopo averne anche riottenuto il ritorno alla precedente finalità direzionale/sanitaria), è "ferma" da ben 20 mesi presso la Commissione (tecnica) regionale per la prevenzione dei rischi da radiazioni ionizzanti. [...]"

Vi informo ora, 8 Novembre 2006, che la "pratica Ecomedica" non è più insabbiata.

Ecomedica è stata infatti costretta a ritirare la domanda del Luglio 2004, alla Commissione Regionale per la prevenzione dai rischi da radiazioni ionizzanti, e ripresentarne una nuova, per poter ottenere l’approvazione del progetto Radioterapia.

La domanda del 2004 riguardava infatti sia la Radioterapia che la PET-CT .

Il 13 Maggio 2006, Ecomedica è stata però “invitata” (per sbloccare la parte Radioterapia) a “RITIRARE SPONTANEAMENTE” la vecchia domanda e ripresentarla dopo aver escluso la richiesta di installazione della PET-CT .

In caso contrario, la Commissione avrebbe continuato a non esaminarla. Notare: tutto ciò solo ed esclusivamente con “informativa orale”.

La necessità di presentare una nuova domanda venne “giustificata” dall’essere, la precedente, errata, in quanto vi erano contemplate due metodiche (Radioterapia e PET) che avrebbero dovuto essere.. “esaminate separatamente” (!).

Da qui il “suggerimento” : ritiro e riproposizione. Ma per la SOLA Radioterapia.

Che il Presidente della Commissione –o chi per esso- non sappia che l’oggetto della Commissione medesima sono i rischi da radiazioni ionizzanti, e che queste riguardino appunto Radioterapia E PET? Non credo.

Credo che quanto “imposto” a Ecomedica abbia una spiegazione per nulla “tecnica” : la richiesta di Ecomedica di installare una PET-CT bloccava infatti una ben successiva, analoga richiesta di un altro Istituto privato.

Occorreva quindi che Ecomedica ritirasse “spontaneamente” la propria domanda, perché la Commissione regionale potesse dare l’autorizzazione a tale Istituto (fiorentino).

Ritengo che la dimostrazione stia nella successione degli avvenimenti, oltre che nella falsità dell’asserto che la domanda del Luglio 2004 era “sbagliata” :

La mia proposta di presentare una nuova domanda per la sola Radioterapia, ad integrazione e parziale modifica di quella del 2004 –che non sarebbe stata quindi ritirata, lasciando sul tavolo la richiesta per la PET-, venne giudicata “improponibile”.

Appena ritirata la precedente domanda e presentata la nuova (:il 7 Giugno, al Comune di Empoli, seguendo l’iter previsto dalla normativa di legge, ma anche -“di corsa”- in Commissione, il 12.6), il progetto Radioterapia fu autorizzato : era il 13 Giugno 2006.

L’autorizzazione per la PET-CT all’Istituto fiorentino fu altrettanto immediata: subito dopo il nostro ritiro.

Credo allora sia venuto il momento di dare il rilievo che merita all’intreccio politico-affaristico toscano, configurante ormai un sistema di potere che finisce per connotarsi in senso “mafioso” (una “mafia” dei , per distinguerla da quelle cui comunemente ci riferiamo: le organizzazioni criminali che sparano anche).

In questo sistema prospera chi è colluso. Ma con lo stesso sistema devono fare i conti anche coloro che hanno bisogno di utilizzarne i canali per agevolare la propria attività. Sono queste le tossine che condizionano pesantemente la nostra società.

Un sistema profondamente inquinato, ma che viene accettato dai più con rassegnazione.

Io non sono mai stato fra questi. Né ho l’intenzione di arruolarmi in tale folta schiera. La mia intenzione è quella di adoperarmi perché vengano ridotte queste tossine.

Permettetemi di rammentare quanto scritto nel Febbraio scorso :

· “ [..] il direttore Reggiani ha avuto l’onestà di precisare che la Regione si oppone all'installazione della PET da parte di Ecomedica. Non ne ha spiegato le ragioni. Ha tuttavia aggiunto che, secondo lui, se Ecomedica istallasse la PET, ciò sarebbe utile per il territorio. ”

Non posso allora che riproporre le considerazioni e le domande già fatte, ma che ora hanno bisogno di risposta :

1. Sono stato il primo a fare richiesta di realizzare un Centro PET (8 Ottobre 1992: richiesta al Ministero, poi da questo trasmessa alla Regione Toscana).
Dalla comunicazione dell’1.3.’93 dell’allora Assessore Fratini, Ecomedica è stata tuttavia emarginata dalla Regione, senza alcuna giustificazione.
Eppure, in un incontro con il Direttore Generale del Dpt., alla presenza di Ledo Gori (14 Aprile 2004), il dott. Ancona aveva affermato: “La Regione non può impedirvi di installare l’apparecchiatura PET-TAC che avete ordinato, ma non chiedetemi da subito la convenzione perché la Regione non può darvela. Dopo che avrete iniziato a lavorare, sulla base delle necessità oggettive, la Regione potrà valutare positivamente tale eventualità. Ma non a priori”.
Anche quella si rivelò essere un’affermazione gratuita : mentre Ecomedica veniva obbligata all’immobilità, a fine 2004 un Istituto privato di Pistoia installò una PET (di basso livello) ottenendo la convenzione fin dall’inizio dell’attività (Gennaio ‘05). Perché?

2. quando il 4.7.2002 l’Assessore Rossi, alla presenza dell’allora Sindaco Bugli, si appellò a Ecomedica (che da anni si proponeva) perché realizzasse nel tempo più breve possibile la Radioterapia, così da trattare almeno un terzo di oltre 2400 malati in lista di attesa (essendo divenuta questa “Priorità” della Regione), Ecomedica si attivò immediatamente. Ma dovette scontrarsi fin da subito con difficoltà create ad arte, per gratificare interessi che nulla avevano ed hanno da spartire con l’interesse pubblico.

3. l’impegno di Ecomedica è indubbio: nella primavera 2003 venne “recuperato” l’immobile ex-Anfor (sottraendolo, con spese non lievi, alla speculazione immobiliare: progetto per 4 palazzi approvato subito dal Comune, dopo opportuna variante al piano regolatore).
Chi ha gestito la vicenda riguardante l’immobile “ex-Anfor”, allora di proprietà Asl? È razionale che la Asl11 ne abbia “ceduto i diritti” (per soli 50.000,00 Euro) ad un privato interessato a costruirvi abitazioni, piuttosto che venderla a chi la utilizzasse per soddisfare il prima possibile una “Priorità” della Regione Toscana? Com’è che il Comune di Empoli fu così sollecito a rilasciare la concessione? Ecomedica è stata costretta a subire un notevole danno economico e centinaia e centinaia di malati di cancro sono costretti da anni ad attendere una Radioterapia che, nella migliore delle ipotesi, impiegherà ancora 12 mesi per poterli accogliere. Perché?

4. perché ci si è dati tanto da fare per “normalizzare” Ecomedica (anche andando ad esercitare pressioni su Soci, solleticandone personali interessi), al fine di renderla “meramente satellite” e subordinata all’interesse del “sistema politico-affaristico”?

Le vicende, è evidente, sono funzionali ad una precisa strategia.
Quella stessa strategia che (Ve ne informai il 22 Febbraio) fece “trasmettere” dal D.G. Reggiani l'INDIGNAZIONE dell'Assessore Rossi circa “il comportamento di un tal Fabrizio Frosini”, comportamento ritenuto essere caratterizzato da assoluta “insensatezza e pericolosità” .
Il senso della preoccupata comunicazione del DG era volto ad esercitare una forte pressione per farmi desistere, così che “siano le persone responsabili, ad operare per il bene del territorio e dell'azienda Ecomedica". La preoccupazione essendo riassunta nella domanda dal medesimo lasciata cadere sull'interlocutore : "ma cosa vuole quel signore, vuole sfasciare tutto?".

Chiedo pertanto ancora: Quali interessi (personali e/o di parte) ci sono dietro?

Dov’è l’interesse “pubblico” che dovrebbe avere al centro il cittadino malato (di cancro)
?
La diagnostica PET/Tac assume un particolare significato in connessione con la Radioterapia, perché definire al meglio il volume bersaglio da irradiare, aumenta le probabilità di successo del trattamento radioterapico medesimo.
Visto che parliamo di persone malate di cancro e dell’impegno a curarle nel modo migliore : come si spiega un atteggiamento che continua a boicottare proprio chi vuole aiutare il Servizio Pubblico a risolvere al meglio una “Priorità” della Regione?

Concludo ricordando quanto, ancora, già detto 8 mesi fa: come Cittadino di un Paese Democratico, non accetto che dopo 13 anni proprio chi dovrebbe essere al Servizio della Collettività continui arrogantemente a dire : “NO, TU NO”, per favorire altri.

Il mio concetto di Democrazia non si esaurisce nel basilare, ma troppo semplice e formale “diritto di voto” per eleggere i rappresentanti del popolo.
Democrazia è un sistema di VALORI condivisi e anche correttezza di metodi per raggiungere una soddisfacente organizzazione della Società, tale da permettere il sempre maggior soddisfacimento dei Diritti a fronte di una chiara definizione dei Doveri di ciascuno.

In tale organizzazione, che presuppone necessariamente scelte politiche di sistema e altrettanto necessarie considerazioni economiche (sia intese in senso generale, sia in particolare come analisi di costi/benefici), il tutto nella più auspicata trasparenza di comportamento e nell’assunzione chiara delle responsabilità di chi assume “impegno di servizio” (peccato che la figura anglosassone del “civil servant” non sia dalla nostra mentalità altrettanto sentita), i diritti dei più deboli dovrebbero essere, a maggior ragione, tutelati.

E in un Regione da sempre governata prima dalla Sinistra, poi dal Centro Sinistra, in un Paese anch’esso governato oggi dal Centro Sinistra, continuare a vedere questi principi conculcati in nome di un finto “interesse pubblico” è un oltraggio che non è più possibile tacere.

Vi chiedo pertanto di darmi l’opportunità di un incontro, prima di denunciare quanto sopra al Parlamento e all’Autorità Giudiziaria.

Una mia (ennesima) lettera alle Istituzioni del Paese e alle Rappresentanze Parlamentari tutte è infatti già pronta per essere spedita. Questa mia ne diventerà uno degli allegati.

Rimarrò comunque alcuni giorni in attesa di un Vostro riscontro, prima di farlo. E di un incontro che, mi auguro, vogliate concedermi nel più breve tempo.

Il problema è infatti politico e solo con la BUONA volontà politica può essere risolto.

Nel Marzo scorso, grazie a Voi, sembrava fosse incamminato finalmente verso una soluzione dignitosa..

Così non è stato. Non per la PET. Ma neppure per la Radioterapia, nonostante esista un contratto firmato –ma non adeguato e più usato per estorcere condizioni ulteriori ed economicamente più impegnative per Ecomedica, come la vicenda relativa all’imposizione della Commissione Regionale dimostra, che non per dare tranquillità a chi investe milioni di Euro.

Mi scuso per averVi riproposto antichi problemi in nuove salse… Ne avrei fatto del resto volentieri a meno.

Rimango in attesa di un Vs. riscontro e Vi ringrazio per l’attenzione

Cordiali saluti

Fabrizio Frosini