giovedì 25 giugno 2009

Xiphias gladius

Xiphias gladius





Mi ulcero sul fianco
addentato da troppo dagli speroni
aguzzi (il letto di contenzione
non mi permette di
girarmi né d’alzarmi o
muovermi comunque) –E
il dolciastro odore
delle mie ferite richiama le formiche
come il miele sparso per i campi.

Sarà la foglia, l’alzavola volante,
il corvo e le lumache d’acqua dolce
il mio sparuto lembo
d’orizzonte –O la follia?

Dal fosso non si vedono le case
e i rosoni delle chiese
non si trafiggono l’un l’altro : anche l’odore
è immobile da sempre.



Fabrizio Frosini


(Fabrizio Frosini, poesie)