lunedì 22 giugno 2009

"La situazione si è fatta grave, e persino seria"


da
Virgilio notizie

Berlusconi/ Il Foglio:

"La situazione si è fatta grave,

e persino seria"

"Caro Cav., un premier non si difende così", "non naviga per settimane tra mezze bugie", ma anzi "tocca a lui tirarsi su da questa condizione di minorità civile in cui si è ficcato, e reagire con scrupolo, intelligenza e forza d'animo. La situazione si è fatta grave, e persino seria".

Con un editoriale in prima pagina sul 'Foglio' del 18 giugno, Giuliano Ferrara critica severamente Silvio Berlusconi per la gestione delle vicende che lo hanno coinvolto nell'ultimo mese e mezzo. "Può essere che abbia ragione" a denunciare un "piano eversivo contro di lui", scrive l'Elefantino, ma "il problema è che le armi affilate di questa campagna provengono tutte da Berlusconi in persona e dal suo entourage".

Elenca Ferrara: "Una licenziosità di comportamento difficile da classificare e che abbiamo cercato di spiegare e difendere su queste colonne fin dove possibile, uno stile di vita esposto comunque ai noti meccanismi di condizionamento e di ricatto, vero o falso che sia il singolo racconto scandalistico, che sono l'eterna tentazione di coloro che frequentano in condizioni non perfettamente trasparenti gli uomini pubblici". E poi "un'autodifesa spesso risibile, esposta al ludibrio della stampa italiana e internazionale, difficile da capire nella logica di uno staff compos sui, capace di fare il proprio mestiere". Ultimo esempio l'"utilizzatore finale" utilizzato da Ghedini: "Una bestialità culturale e civile" che "riduce la storia in cui si cerca di invischiare il suo cliente, il che è veramente grave, a qualcosa di simile a quella che capitò all'onorevole Cosimo Mele".

A giudizio di Ferrara, però, il premier "non può comportarsi come un deputato di provincia preso con le mani nel vasetto della marmellata". 'Il Foglio' mette il premier davanti a un'alternativa secca: "O accetta di naufragare in un lieto fine fatto di feste e belle ragazze, oppure si mette in testa di ridare il senso e la dignità di una grande avventura politica" all'insieme delle sue opere. Perchè "il premier non si fa rappresentare da dichiarazioni slabbrate, non naviga per settimane tra mezze bugie che alimentano sospetti anche e soprattutto sugli aspetti più candidi del suo comportamento, non si dà per accessibile al primo che passa". Al contrario "un capo di governo parla al Paese, agisce sulle cose che contano, evita di farsi intrappolare nello scandalismo, parla un linguaggio di verità".

Altrimenti, avverte Ferrara, "si andrà avanti con questo clima da 24 luglio permanente", ovvero la vigilia del Gran Consigli che determinò la caduta di Mussolini, "in un clima di sospetti arroventato anche da una classe dirigente di maggioranza e di governo attenta alle proprie convenienze e opportunisticamente piegata, orecchio a terra, a captare i rumori e i rumors di un imminente declino".


Su RAINEWS24 , alcuni dei 66 Commenti :

  1. rodolfo il 21 June 2009 alle 11:03 am

    Chi è causa del suo mal pianga se stesso.E non rompa i cog…ni agli altri.

  2. Fabrizio il 21 June 2009 alle 10:06 am

    Non siamo un paese serio. Quando negli altri paesi parlano di noi si mettono a ridere. CHE SI DIMETTA!

  3. Alessia il 21 June 2009 alle 8:37 am

    Non preoccupiamoci troppo: lo stuolo dei solerti collaboratori del nostro amato “papi” correrà ancora una volta a dare una spolveratina di “sugar on the shit” e il popolo italiano sarà ancora una volta pronto a mangiarne a cucchiaiate! Dalla sua discesa in campo a oggi ci stiamo abituando a tutto e vedrete che tra qualche giorno un sondaggio ci dirà che il 98% degli italiani vorrebbe inserire tra i diritti umani fondamentali quello di esercitare e sfruttare il mestiere più antico del mondo per conseguire qualsiasi obiettivo si ritenga utile. Io non me ne meraviglierei.

  4. francesca il 21 June 2009 alle 4:59 am

    Comunque, in fin dei conti, ha ragione Ferrara: è lui che si è messo in questa situazione. Ha iniziato con l’invio a tutti gli italiani, anche a quelli a cui non gliene poteva fregare di meno, della sua agiografica autobiografia di padre modello di una famiglia esemplare, violando la privacy di coloro che avrebbero fatto volentieri a meno di riceverla. Ha proseguito con battute, di pessimo gusto, in mondovisione sulle presunte tresche della sua signora ( la vicenda Cacciari docet); e ha concluso , in bellezza, con la pesante intrusione nelle vicende private della famiglia Englaro e con le sue “accorate” parole sulle capacità riproduttive della povera Eluana. Perciò, chi di privacy colpisce….. . Ora non si può lamentare di cotanto interesse. Deve solo spiegare, con tanto di prove a suo discarico, come succederebbe a noi comuni mortali, se è vero che, mentre la sua maggioranza approvava la nuova legge sulla prostituzione in cui sono previste pene anche per “gli utilizzatori finali”, lui violava tale legge. Deve spiegare se è vero che usava voli di stato, mentre era in vigore l’ordinanza Prodi, per trasportare in Sardegna gli invitati alle sue megafeste e quindi utilizzava mezzi e uomini dello Stato, pagati con le nostre tasse, per codeste attività. L’unica buona notizia per noi Sardi, o perlomeno per quelli che la pensano come me, è che forse venderà villa Certosa. Ne sono felice: spero, che d’ora in poi, trascorra le sue vacanze, con annessi e connessi, in luoghi a lui più favorevoli tipo il lago di Garda o Milano Marittima. Non è un complotto, è la stampa, libera e non asservita, bellezza. Il caso Sircana, con foto sui giornali di famiglia, reprimende sulla moralità degli uomini di stato e relative dimissioni, docet…… .


da La Repubblica : I giornali stranieri seguono con crescente interesse la vicenda

Stampa estera scatenata
"Berlusconi può cadere"


Stampa estera scatenata "Berlusconi può cadere"
Un articolo su Berlusconi su El Pais online

Se i telegiornali italiani - con l'eccezione di Skytg24 e Tg3 - continuano a ignorare lo scandalo di Bari, altrettanto non si può dire per la stampa estera, che segue la vicenda con interesse crescente.

"È giunta l'ora per Silvio Berlusconi?", s'interrogava ieri El Mundo, principale giornale spagnolo di area centrodestra. "Molti considerano - aggiungeva - che lo scandalo erotico-festivo delle ultime settimane, in continua crescita, potrebbe causare la caduta finale di colui che finora sembrava politicamente immortale". E ancora: "Ormai non passa giorno in cui il rosario di rivelazioni non si incrementa con nuove e truculente scoperte, che ogni volta minano vieppiù la reputazione e il potere del Cavaliere".

Sempre in Spagna, anche El Paìs torna a parlare del caso Berlusconi con quella che definisce "la rivolta delle veline". Il quotidiano spagnolo afferma che "le denunce delle modelle pongono fine al feeling con la Chiesa cattolica ed all'ammirazione di molti italiani". "Secondo fonti diplomatiche", aggiunge il quotidiano, "Berlusconi ha chiesto la solidarietà di varie cancellerie straniere" nelle quali però "lo sconcerto supera la comprensione".

Non ci vanno leggeri nemmeno i media britannici, anche in questo caso senza distinzioni di destra o di sinistra. Il conservatore Times, sotto al titolo "Una notte nell'harem di Berlusconi", riporta le dichiarazioni di Patrizia D'Addario. Ma è soprattutto il Daily Telegraph, altra testata conservatrice a larga diffusione, a soffermarsi sul caso: "Il vizio minaccia di far cadere Berlusconi".

I
l Telegraph sostiene che c'è paura per "nuove rivelazioni in vista del summit del G8 del mese prossimo", e intervista James Walston, un professore di scienze politiche all'American University of Rome, che predice uno "stillicidio di rivelazioni" e afferma che "questo non darà a Berlusconi un'aria molto da statista quando tratterà con Obama e Merkel".

Spostandosi a sinistra si trovano Guardian e Observer, entrambi attenti alla vicenda del presidente del Consiglio. "Possono le rivelazioni di Barbara Montereale far cadere Berlusconi?", si chiede The Observer. Per il Guardian il racconto della Montereale potrebbe "convincere molti italiani che si è passato il segno".

Francesco Bei (22 giugno 2009)


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