è certo un'esperienza che apre la mente e che tanti dovrebbero fare..
Si apprezza, ad esempio, quanto sia sbagliata -egoistica- la "dimensione mentale" in cui viviamo.
In realtà, quel "normale" modo di vivere che siamo soliti condurre non è "normale" affatto.
Si può vivere e stare bene con molto meno di quanto crediamo ("noi" persone "normali").
Mangiamo generalmente troppo (muovendoci usualmente troppo poco) e questo significa aumento dell'incidenza delle "patologie da progresso".
Mentre centinaia di milioni di esseri umani, in tante parti del mondo, non hanno a sufficienza per sopravvivere.
Si, sperimentare uno "sciopero della fame" sarebbe un bene per tanti di noi, egoistiche "persone normali" : impareremmo a sprecare meno e ad accontentarci del "giusto".
Impareremmo che, con quello che ciascuno di noi - "persone normali" - mangia/spreca in un giorno, potremmo mangiare (senza sprecare) in due : ovvero, ognuno di noi potrebbe vivere facendo sopravvivere un altro essere umano..
Se solo riuscissimo a renderci conto della nostra assoluta grettezza, stupidità, inciviltà..
Saluti
Fabrizio Frosini
Si apprezza, ad esempio, quanto sia sbagliata -egoistica- la "dimensione mentale" in cui viviamo.
In realtà, quel "normale" modo di vivere che siamo soliti condurre non è "normale" affatto.
Si può vivere e stare bene con molto meno di quanto crediamo ("noi" persone "normali").
Mangiamo generalmente troppo (muovendoci usualmente troppo poco) e questo significa aumento dell'incidenza delle "patologie da progresso".
Mentre centinaia di milioni di esseri umani, in tante parti del mondo, non hanno a sufficienza per sopravvivere.
Si, sperimentare uno "sciopero della fame" sarebbe un bene per tanti di noi, egoistiche "persone normali" : impareremmo a sprecare meno e ad accontentarci del "giusto".
Impareremmo che, con quello che ciascuno di noi - "persone normali" - mangia/spreca in un giorno, potremmo mangiare (senza sprecare) in due : ovvero, ognuno di noi potrebbe vivere facendo sopravvivere un altro essere umano..
Se solo riuscissimo a renderci conto della nostra assoluta grettezza, stupidità, inciviltà..
Saluti
Fabrizio Frosini
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La Repubblica
Allarme Fao : "Soffre la fame oltre un miliardo di persone"
Per la prima volta nella storia, un sesto dell'umanità è sottonutrita
Colpa della crisi economica globale. "A rischio la pace e la sicurezza nel mondo"
ROMA - Continua a crescere la fame nel mondo. Per la prima volta nella storia umana, si stima che oltre un miliardo di persone nei paesi in via di sviluppo è sottonutrito.
Lo rende noto la Fao, l'organismo dell'Onu che si occupa di contenere la piaga della carenza di cibo nel mondo. Le stime per il 2009 sono state riviste al rialzo: 1,02 miliardi sono gli affamati, oltre 100 milioni sopra il livello dell'anno scorso.
Un sesto della popolazione mondiale non ha sufficiente cibo per sopravvivere.
E' l'effetto dell'attuale crisi economica mondiale, spiega la Fao, che ha ridotto i redditi, aumentato la disoccupazione e ridotto l'accesso al cibo ai più poveri che vivono in Asia; nel Nord Africa e nell'Africa Sub-Sahariana; in America Latina; nel vicino Oriente e non solo: almeno 15 milioni abita nei paesi sviluppati.
Secondo il direttore generale Jacques Diouf, "questa silenziosa crisi alimentare costituisce un serio rischio per la pace e la sicurezza nel mondo. Non possiamo rimanere indifferenti".
Se non verranno adottate subito misure sostanziali e durature, sottolinea l'agenzia Onu, non verrà raggiunto l'obiettivo sottoscritto da 180 Paesi presenti al vertice mondiale dell'Alimentazione nel 1996 di ridurre entro il 2015 il numero delle persone sottonutrite nel mondo.
"Le nazioni povere - ha aggiunto Diouf - devono essere dotate degli strumenti economici e politici necessari a stimolare la produzione e la produttività del loro settore agricolo. Per ridurre il numero di persone vittime della fame, i governi, assistiti dalla comunità internazionale, devono garantire ai piccoli contadini l'accesso non solo a sementi e fertilizzanti, ma anche a tecnologie più adatte, infrastrutture, schemi di finanza rurale e mercati".
(19 giugno 2009)
Lo rende noto la Fao, l'organismo dell'Onu che si occupa di contenere la piaga della carenza di cibo nel mondo. Le stime per il 2009 sono state riviste al rialzo: 1,02 miliardi sono gli affamati, oltre 100 milioni sopra il livello dell'anno scorso.
Un sesto della popolazione mondiale non ha sufficiente cibo per sopravvivere.
E' l'effetto dell'attuale crisi economica mondiale, spiega la Fao, che ha ridotto i redditi, aumentato la disoccupazione e ridotto l'accesso al cibo ai più poveri che vivono in Asia; nel Nord Africa e nell'Africa Sub-Sahariana; in America Latina; nel vicino Oriente e non solo: almeno 15 milioni abita nei paesi sviluppati.
Secondo il direttore generale Jacques Diouf, "questa silenziosa crisi alimentare costituisce un serio rischio per la pace e la sicurezza nel mondo. Non possiamo rimanere indifferenti".
Se non verranno adottate subito misure sostanziali e durature, sottolinea l'agenzia Onu, non verrà raggiunto l'obiettivo sottoscritto da 180 Paesi presenti al vertice mondiale dell'Alimentazione nel 1996 di ridurre entro il 2015 il numero delle persone sottonutrite nel mondo.
"Le nazioni povere - ha aggiunto Diouf - devono essere dotate degli strumenti economici e politici necessari a stimolare la produzione e la produttività del loro settore agricolo. Per ridurre il numero di persone vittime della fame, i governi, assistiti dalla comunità internazionale, devono garantire ai piccoli contadini l'accesso non solo a sementi e fertilizzanti, ma anche a tecnologie più adatte, infrastrutture, schemi di finanza rurale e mercati".
(19 giugno 2009)