sabato 1 settembre 2007

Cronaca di una fine annunciata

*
(Cronaca di una fine annunciata)
.
Questa è la cronaca di una fine annunciata da tempo...

.
.
*
N.B.: Il presente post rimarrà incompleto fino a quando non verrà il momento di rendere pubblico il testo che già da tempo ho approntato. Ritengo infatti che già tutto sia stato deciso.

*


.
.

I miei "ringraziamenti" a CHI ha reso possibile tutto questo (a questo riguardo, forse, qualcuno troverà interessante leggere l'articolo di Giuseppe D'Avanzo su La Repubblica del 17 Agosto : "La Politica dell'Inazione" -riesce a far capire tante cose.. illuminando anche le logiche che stanno dietro gli avvenimenti descritti in questo Blog)
.
*
.
.
.
*
.
.
.

* * *


Al di là (o in aggiunta) all'accenno all'articolo di D'Avanzo, sulle edizioni online de Il Corriere e La Stampa di oggi, 1 Settembre, ho letto due articoli interessanti ed istruttivi :
.
- Uno di questi si riferisce ad una decisione presa da Confindustria Sicilia, e fatta propria a livello nazionale (da Il Corriere) :
.
<< Gli imprenditori che non si ribellano al racket delle estorsioni pagando il pizzo e che in qualunque forma «collaboreranno» con la mafia saranno espulsi da Confindustria. È quanto prevede una norma stabilita dal direttivo regionale dell'associazione degli industriali siciliani, riunito a Caltanissetta dopo le intimidazioni e le minacce al presidente dell'Ance a Catania, Andrea Vecchio, e al presidente della Camera di Commercio e della Piccola industria a Caltanissetta, Marco Venturi. La norma sarà inserita nel codice etico già adottato da Confindustria a livello nazionale [..]. In una lettera indirizzata al Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, e al premier, Romano Prodi, l'imprenditore Andrea Vecchio, destinatario di quattro intimidazioni e attentati incendiari, chiede allo Stato di non lasciarlo solo nella sua ostinata resistenza alla criminalità organizzata. [..] «Non siamo noi imprenditori a essere attaccati - aggiunge Vecchio - ma lo Stato, quello stesso Stato che non è in grado di assicurare l'ordinato svolgersi della vita e delle attività quotidiane. [..] difendere anche quanti tra gli imprenditori vogliono continuare a lavorare, rifiutando ogni condizionamento e respingendo con coraggio intimidazioni di ogni sorta» . [..] Dopo la decisione degli industriali siciliani il ministro Antonio Di Pietro rilancia e chiede di prevedere l'espulsione per chi paga le tangenti: «Il provvedimento assunto dal direttivo siciliano di Confindustria - prosegue Di Pietro - merita rispetto, oltre che attenzione; e induce magistratura e gli organi competenti a dare risposte chiare. Se gli imprenditori, però, vogliono mandare un messaggio di discontinuità rispetto alle logiche del malaffare dovrebbero anche prevedere l'espulsione per chi paga le tangenti. Uno dei mali peggiori per l'economia del Paese e per la stessa politica è proprio il reato di corruzione che, a differenza del pizzo, prevede due soggetti egualmente colpevoli: chi prende la tangente e chi la paga» >>
.
- Il secondo articolo è di Michele Ainis ("PD, 2046 delegati per un miracolo" , La Stampa):
.
<<Quale evento si prepara il 14 ottobre? Se chiedi a qualcuno dei (pochi) italiani che seguono ancora la politica, ti risponderà tutto d’un fiato: quel giorno verrà eletto il segretario del Partito democratico. Giusto? No, sbagliato. Perché il 14 ottobre verrà eletta viceversa l’assemblea costituente del nuovo partito, la più affollata, caotica e vociante costituente della storia: 2.460 delegati. Curioso che quest’audace innovazione sia passata fin qui sotto silenzio. Curioso che i candidati alla segreteria, da Veltroni alla Bindi, non abbiano avvertito l’esigenza di dire due parole sulle folli regole che terranno a battesimo il partito. O forse no, non c’è da meravigliarsene. Forse tutti tacciono perché un po’ se ne vergognano. Ne avrebbero d’altronde ogni ragione. Se all’orizzonte del Partito democratico c’è l’obiettivo di ridurre i costi e i posti della politica (come dichiarano all’unisono i vari candidati), non è proprio un bell’inizio. Anche perché lo stesso giorno verranno eletti nel contempo i 4.800 delegati alle 20 costituenti regionali e alle 2 costituenti provinciali. Totale: 23 assemblee costituenti, 7.260 delegati. Tombola. [..]Tanto per dire, la Costituente (quella vera), eletta nel 1946 per redigere la nostra Carta repubblicana, era composta da 556 deputati. La Convenzione di Filadelfia, che nell’estate del 1787 scrisse la Costituzione americana, fu un cenacolo di 55 persone. Eppure due secoli dopo quella Costituzione è ancora lì, e regge un Paese di 300 milioni d’abitanti [..]con questi numeri, sarà già difficile farla funzionare. Intanto dove si riuniranno i 2.460 delegati, allo Stadio Olimpico di Roma? E come potrà mai garantirsi a ciascuno il diritto di parola? Se anche la costituente lavorasse 5 giorni a settimana per 8 ore di fila, come l’operaio di un’industria metallurgica, i delegati avrebbero a disposizione 10 minuti ogni 2 mesi per prendere il microfono. Evidentemente ci s’attende che i più disertino i lavori, oppure che rimangano buoni e zitti al proprio posto. Sicché la costituente democratica ha già in canna la sua prima invenzione: il costituente muto. [..]quest’impropria assemblea costituente deve rendere governabile il partito: ne elegge il segretario, stila il manifesto, compone lo statuto. Se ci riuscirà nonostante la calca dei suoi 2.460 delegati, celebreremo l’ennesimo miracolo italiano.>>
.
.
*
Cosa c'entra quanto sopra con questo Blog?
Chi non riesce a capirlo, rimanga sintonizzato.. Immagino lo capiranno tutti, al momento opportuno.
.
A presto.
.
(Fabrizio Frosini)
.
.
.
Gli incontri degli amici di Beppe Grillo