domenica 24 febbraio 2008

Napoli, scusa.. e altrettanto alla Toscana.. e all'Italia tutta..

Quando ho visto Beppe Grillo a Napoli e ho sentito le sue parole (non proprio "compassate".. è vero.. e non potevano esserlo: è così che accade quando si parla alla mente e insieme al sangue della gente reale), non ho potuto non percepire, netta e chiara, la distanza infinita fra una persona che è cittadino fra i cittadini e i parrucconi bisunti della politica..

Napolitano è napoletano.. nato a Napoli nel 1925, dicono le sue note biografiche. Beh.. avesse espresso lui (non dico con la stessa foga oratoria, né con la stessa rabbia di cittadino di continuo e arrogantemente prevaricato e violato, finanche nella propria dignità..) anche solo uno dei concetti cui Grillo ha dato voce, i suoi concittadini e tutti gli italiani lo avrebbero applaudito -finalmente grati di una vera partecipazione umana alla loro sofferenza..

Ma i parrucconi della politica -anche i più blasonati e azzimati- non si avventurano nel mondo reale. Se ne guardano bene. E non partecipano con sincerità alla sofferenza di alcuno che non sia loro simile e sodale.. Si guardano bene dal dire parole di verità a coloro che considerano sudditi.. pecore buone da tosare e condurre qui o là, al bisogno del gran capo (o dei sotto-capetti di turno). E al massimo, i toni moderati e super partes di critica al sistema -di cui fanno parte e che hanno contribuito, chi più e chi meno, a costruire e fortificare- li impastano a untuose e circonvolute assoluzioni politiche a tutti coloro che il degrado hanno permesso e favorito..

Dunque: ancora grazie, Beppe. Per quello che fai. Per la tua testimonianza e l’esempio.. Spero saremo in tanti ad alzarci in piedi, questa volta.. e allora capiremo che la nostra altezza supera di molto quella di chi.. pervicacemente, arrogantemente, ottusamente.. continua a credere di poter schioccare la frusta e metterci in riga al suo comando..

Caro Beppe, anche noi ci uniamo a te : Napoli, scusa.. e altrettanto alla Toscana.. e all'Italia tutta..

Scusateci per essere rimasti per troppo tempo assenti e ignobilmente passivi, mentre nani, ballerine e farabutti imperversavano in lungo e in largo, umiliando e insozzando il Paese.

Ripuliamolo della monnezza morale e materiale che si è accumulata in decenni di degrado. Rimettiamoci e rimettiamolo in piedi : Giustizia per l’Italia!

Rivendichiamo con forza la nostra Dignità di Cittadini e riprendiamoci finalmente il bene più prezioso: quella Libertà che da troppo tempo ci viene negata.

Fabrizio Frosini


Vday

Dal Blog di Beppe Grillo, 24 fabbraio 2008
http://www.beppegrillo.it/2008/02/napoli_scusa.html#comments



Napoli, scusa.

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Ieri sera a Napoli ho chiesto scusa a tutti i Campani.

"Scusa. Sono qui per chiedervi scusa a nome di tutti gli italiani.
Nel 1861 siete stati annessi dai piemontesi con una guerra di occupazione. Napoli era una delle capitali di Europa. Con Vittorio Emanuele II è diventata la capitale dell’emigrazione. I Savoia si sono portati via la cassa del Regno e vi hanno mandato il generale Cialdini. Decine di migliaia di campani sono stati massacrati. Prima dei piemontesi erano sudditi del Regno delle Due Sicilie. La mattina dopo erano briganti. La tecnica è sempre la stessa: prima ti infangano, poi ti ammazzano o ti manganellano. Napoli è la capitale mondiale della spazzatura. Sporca, schifosa. E’ su Newsweek, sul Time, su Le Monde. Siete dei benefattori. Smaltite i rifiuti tossici da tutto il mondo, e soprattutto, dalle imprese del Nord Italia. Avvelenare la Campania gli costa meno che smaltire le scorie nocive. Chi ci guadagna? Il prodotto interno lordo!
Dopo l’unificazione con l’Italia non siete più un popolo, siete lazzaroni, camorristi, feccia, cafoni. Voi che avete avuto Cuma e Capua migliaia di anni fa. La civiltà greca, quella etrusca, quella romana. Oggi siete prigionieri in casa vostra. Non sapete neppure più chi siete. Vi chiedo scusa per la Camorra, per Bassolino, per Veltroni, per Berlusconi, per la Iervolino, per Cirino Pomicino. Vi chiedo scusa per Mussolini, per il fascismo, per due guerre mondiali, per le leggi razziali, per le navi piene di emigranti. Scusa per aver ridotto una delle più belle città del mondo a uno spot pubblicitario della monnezza.
Tenímmoce accussí: ánema e core...nun ce lassammo cchiù, manco pe' n'ora...stu desiderio 'e te mme fa paura...

Dall’altra parte dell’Adriatico un piccolo Stato è appena diventato indipendente. E’ il Kosovo, ha due milioni di abitanti. Voi siete sei milioni in Campania e chissà quanti milioni in giro per il mondo. Avete una storia millenaria. Lo Stato Italiano vi ha ridotto a un letamaio. Diventate kosovari. Fate un referendum per diventare indipendenti. Io appoggerò la vostra campagna. Proponete un plebiscito per il ritorno dei Borboni. Peggio di così non potete essere governati. Vi hanno tolto anche la parola. La lingua napoletana è stata riconosciuta dall’UNESCO, ma non dalle scuole italiane. La mozzarella di bufala non la mangia più nessuno. Hanno paura che sia radioattiva. La vostra agricoltura è in ginocchio. Dovete esportare i pomodori di nascosto. Stampare sulle scatole di conserva: “made in China” per contrabbandarle in Europa. Il Governatore del Veneto ha lanciato una campagna pubblicitaria in Germania. Per spiegare a tutti i tedeschi che il Veneto è diverso dalla Campania. Caorle è meglio di Ischia e di Capri. La civiltà si ferma sul Piave: una volta mormorava, adesso vomita il sindaco Gentilini.
La Campania è un laboratorio politico. Quello che succede qui succederà in tutta Italia. La distanza tra i cittadini e le istituzioni da voi non c’è più, hanno introdotto il manganello consapevole. Quello che colpisce a ragion veduta le donne e i vecchi con le braccia alzate a Pianura e a Savignano Irpino. Il manganello quasi consapevole del G8 di Genova, della Val di Susa, da voi si è evoluto, ha trovato una rappresentazione matura, più democratica.
Tenímmoce accussí: ánema e core...nun ce lassammo cchiù, manco pe' n'ora...stu desiderio 'e te mme fa paura…

Scusa. Voglio chiedervi scusa per l’inceneritore di Acerra. Per l’Impregilo. Per i vostri politici scelti dai partiti nazionali. Per Veronesi che è capolista di Veltroni in Lombardia e ha tre anni in più di De Mita. Per Prodi che vuole regalarvi tre nuovi inceneritori. In Lombardia ci sono decine di inceneritori, le strade sono pulite, ma c’è una diffusione di tumori da far paura. Vi chiedo scusa per le malattie dovute ai rifiuti radioattivi sepolti nelle vostre terre senza che nessuna autorità abbia mosso un dito in vent’anni. Vi chiedo scusa per la diossina e le nanoparticelle da incenerimento che respirerete insieme al cancro. Quante autorità avete pagato con le vostre tasse? Magistrati, ASL, amministratori pubblici, Regione, Province, Comuni, Comunità Montane, Polizia, Carabinieri, Guardie Forestali, Vigili del Fuoco, Polizia Municipale, Nettezza Urbana, deputati, senatori. Tutti nostri dipendenti. Quante migliaia di persone sono state stipendiate per salvarvi da questo disastro? Perché ci fosse Giustizia, per evitare questa Chernobyl della spazzatura? A cosa servono? Perché sono lì?
Il mondo guarda Napoli. Siete a un punto di non ritorno. Napoli è all’anno zero. Come Berlino nel 1945 dopo i bombardamenti. E’ un’occasione storica, unica per ripartire. Per una Rinascita Campana. Riprendete in mano il vostro passato, la vostra lingua e la vita dei vostri figli. Il vostro territorio. Se volete potete cambiare le cose. Nulla è impossibile per chi è nato qui. Quello che viene deciso a Roma non è importante, voi siete importanti. L’Italia di Beppe Grillo vi chiede scusa, l’altra Italia vi giudica e vi manganella. La Storia è passata di qui e ci tornerà presto. Però, dategli una mano.
Per un Nuovo Rinascimento.
Tenímmoce accussí: ánema e core...nun ce lassammo cchiù, manco pe' n'ora...stu desiderio 'e te mme fa paura..."


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