lunedì 12 maggio 2008

Cominciamo a sforbiciare FORBICE.. PASSAPAROLA...

passaparola

Cominciamo a sforbiciare Forbice.. Passaparola..

da Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/V2-Day :

Con la legge 416/1981, che regola il finanziamento pubblico a testate giornalistiche di partito, si è creato un legame di dipendenza finanziaria tra i partiti politici e l'informazione

L'informazione non libera è una delle critiche che vengono più spesso riferite all'informazione italiana. Il controllo dell'informazione è un sintomo di regime totalitario, in antitesi con la democrazia.

Le testate giornalistiche sono storicamente di parte, ma questo non negava loro la possibilità di essere apartitiche. Con la riforma del 1981 è più facile per un giornale legarsi ad un partito affinché riceva sovvenzioni statali. Per essere dichiarato di partito, ad un giornale è sufficiente il benestare di due parlamentari. Le sovvenzioni sono proporzionali alle copie prodotte e non a quelle effettivamente vendute. Questa possibilità per gli editori ha legato le principali testate, non di partito, ad una dipendenza dalla politica, creando un regime di informazione controllata.



Zappiamo Forbice


Aldo Agatino Forbice ha bisogno del nostro aiuto. Ha 68 anni e accusa in po' di stanchezza. Ogni sera dal lunedì al venerdì dalle ore 19.30 alle 21.00 riceve le telefonate dei radioascoltatori su temi di attualità e le commenta con i suoi ospiti in diretta.
I post di giornata del blog sono per Zappo Forbice e per la sua trasmissione Zappping su Radio1 una splendida occasione per rilanciare Zapping. Telefonategli al numero 800 055 101. Non ditegli che ve l'ho detto io altrimenti potrebbe censurarvi e trattarvi come degli "allocchi".
Due milioni di allocchi che hanno partecipato al V2 day e che pagano lo stipendio a Zappocondannati in Parlamento, sul conflitto di interessi, sulla privatizzazione dell'acqua, su Rete 4, sulla legge Gasparri, sugli effetti degli inceneritori, sulla legge elettorale porcata che impedisce la scelta del candidato, sui 98 miliardi di evasione delle concessionarie dei giochi. Sono solo alcuni spunti, un piccolo suggerimento.
Le centraliniste vi bloccheranno, Zappo vi chiuderà il telefono in faccia, ma se insisterete, minuto dopo minuto, sera dopo sera, dovranno ascoltarvi.

Zappiamo Forbice come lui zappa noi. Libera informazione in libero Stato.

Diffondete il banner e telefonate, telefonate, telefonate.

Aldo Forbice e gli "allocchi che danno retta a Grillo"
Prova


da Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/V2-Day :

L'Ordine dei giornalisti è stato fondato da Benito Mussolini nel 1925. L'ultima riforma competente risale al 1963, L'Italia è l'unico stato ad avere questo elemento che limita l'accesso alla professione di giornalista.




Da Di Pietro :
http://www.antoniodipietro.com/documenti2/letteraProdiGentiloni.pdf


6 Maggio 2008

Lettera aperta a Romano Prodi e Paolo Gentiloni

letteraprogen.jpg

Pubblico una lettera firmata dai senatori e deputati dell'Italia dei Valori rivolta al Presidente del Consiglio Romano Prodi, al ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni e per conoscenza al presidente del Partito Democratico Walter Veltroni, sul caso Europa 7 e sull'utilizzo dell'Avvocatura dello Stato che è stato fatto durante il Governo Prodi.

"Caro Presidente, Gent. mi Amici e Colleghi,
la Corte di giustizia europea ha condannato, con la sentenza dello scorso 31 gennaio 2008 nella causa che opponeva l’emittente privata Europa 7 al Ministero delle Comunicazioni, il regime italiano di assegnazione delle frequenze per le attività di trasmissione televisiva.

Secondo la Corte di Lussemburgo il regime di assegnazione delle frequenze in Italia non rispetta il principio della libera prestazione dei servizi e non segue criteri di selezione obiettivi, trasparenti, non discriminatori e proporzionati.

Già nel novembre del 2002 la Corte Costituzionale, con la sentenza n. 466, stabiliva che Retequattro doveva dismettere definitivamente le trasmissioni terrestri entro il 31 dicembre 2003.

La sentenza n. 466/2002 della Corte Costituzionale è stata ripetutamente disattesa, prima con il decreto legge “salva Retequattro” del 24 dicembre 2003, successivamente con l’approvazione nel 2004 della legge Gasparri, e, infine, con la mancata approvazione nel corso della XV legislatura di una legge che affermasse in Italia il pluralismo dell’informazione.

Abbiamo oggi appreso che l’Avvocatura dello Stato, durante il periodo in carica del Governo Prodi, ha mantenuto la stessa linea di condotta tenuta nel corso della precedente legislatura dal Governo Berlusconi, di fatto esprimendosi a favore di un vantaggio delle reti Mediaset, e dunque in violazione dei principi di libera concorrenza e pluralismo dell’informazione.

Ancora oggi, l’Avvocatura dello Stato, che rappresenta il Governo Prodi nella causa dinnanzi al Consiglio di Stato promossa da Europa 7 per ottenere il risarcimento maturato a seguito della mancata assegnazione delle frequenze, continua sostanzialmente a difendere Mediaset, e questa volta addirittura “copiandone” le memorie.

E’ sufficiente infatti mettere a confronto la memoria depositata dall’Avvocatura dello Stato con quella depositata da Mediaset, per scoprire come nella prima siano state copiate pedissequamente intere parti della seconda, fatte salve poche differenze, che attengono però esclusivamente a carattere formale, con particolare attenzione agli avverbi.

Appare anacronistico che nel nostro Paese continui ad esistere un regime di duopolio sostanzialmente contrario all’affermazione del principio di piena libertà di informazione, e che nulla sia stato fatto ad oggi per superare queste evidenti contraddizioni.

In una società postmoderna, sempre più caratterizzata e condizionata dall’influenza esercitata dai sistemi di comunicazione, in particolare quello televisivo, che assume un evidente ruolo nevralgico, rimane quale esigenza fondamentale, per un sistema democratico che voglia definirsi realmente avanzato, elevare sempre più i livelli di inclusività, con la consapevolezza che questi siano inevitabilmente legati al controllo democratico e alla libertà dell’informazione.

Tutto ciò premesso, noi parlamentari dei gruppi dell’Italia dei Valori alla Camera dei Deputati ed al Senato chiediamo a chi debba essere addebitata la responsabilità di aver dato mandato all’Avvocatura dello Stato di tenere un simile atteggiamento nel corso della suddetta causa dinnanzi al Consiglio di Stato.

Chiediamo inoltre di sapere se il Governo Prodi, quale ultimo atto, intenda perseverare nella medesima linea tenuta dal precedente Governo Berlusconi ovvero se intenda prenderne le dovute distanze e ripristinare una situazione di piena legalità all’interno del sistema di informazione del nostro Paese.

Segnaliamo le conseguenze economiche che un simile atteggiamento, che ponendosi in evidente contrasto con quanto stabilito dalla Corte di giustizia europea, può comportare sulle casse dello Stato;
Inviamo la presente all’on. Walter Veltroni, in qualità di leader del principale partito d’opposizione nella presente legislatura, per essere messi a conoscenza su come intende affrontare la questione, sulla base anche di quanto stabilito nel programma condiviso con l’Italia dei Valori in materia di conflitto di interessi.

I parlamentari dell'Italia dei Valori:

Astore Giuseppe, Barbato Francesco, Belisario Felice, Borghesi Antonio, Bugnano Patrizia, Caforio Giuseppe, Cambursano Renato, Carlino Russo Giuliana, Cimadoro Gabriele, Costantini Carlo, De Toni Gianpiero, Di Giuseppe Anita, Di Nardo Aniello, Di Pietro Antonio, Donadi Massimo, Evangelisti Fabio, Favia David, Formisano Aniello, Giambrone Fabio, Giulietti Giuseppe, Lannutti Elio, Li Gotti Luigi, Mascitelli Alfonso, Messina Ignazio, Misiti Aurelio, Monai Carlo, Mura Silvana, Orlando Leoluca, Paladini Giovanni, Palagiano Antonio, Palomba Federico, Pardi Francesco, Pedica Stefano, Piffari Sergio, Pisicchio Giuseppe, Porcino Gaetano, Porfidia Americo, Razzi Antonio, Rota Ivan, Russo Giacinto, Scilipoti Domenico, Touadi Jean Leonard, Zazzera Pierfelice"

Postato da Antonio Di Pietro in

da Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/V2-Day :

Il Testo Unico del 31 luglio 2005 (D.Lgs. 177) detta Legge Gasparri dall'omonimo On. Maurizio Gasparri, rappresenta il quadro normativo della radiotelevisione. La legge è stata dichiarata invalida dalla Comunità Europea[11]. Se entro il 2009 non sarà stata abrogata, lo Stato Italiano potrà essere sanzionato dalla UE con multe di 300-400 mila euro al giorno, retroattive fino al 2006.

L'effetto a breve termine del Testo Unico Gasparri è il rafforzo del duopolio Mediaset-Rai, a medio termine questo si traduce in una conservazione dei mass media impedendo la crescita di fonti alternative.

Questa limitazione dell'informazione, che lascia i sei canali più fruiti dagli italiani legati ai partiti, è la principale causa di disinformazione.




RENDIAMO PULITO QUESTO PAESE..!!
http://beppegrillo.meetup.com/489/messages/boards/thread/3907183/70#17873786

Roba nostra. Soldi, politica, giustizia nel sistema del malaffare

di Carlo Vulpio (Il Saggiatore)

«Bisogna far sistema»
Questa ricetta virtuosa, alla base dello sviluppo economico, trova in Italia una speciale applicazione.
Consiste nella capacità di stabilire fitte reti di complicità e connivenze tra politici, esponenti professionali e istituzionali, faccendieri e malavitosi, con un unico scopo: saccheggiare i beni e le risorse pubbliche.
Alla base del libro ci sono soprattutto le rivelazioni fornite dalle indagini del giudice De Magistris, grazie alle quali il sistema meridionale del mal affare è stato messo a nudo.
I partiti.famiglia, formula di grande successo in Sicilia, Calabria, Campania, Puglia, Molise, sono macchine oleatissime con cui si smistano (e si derubano) i fondi e i finanziamenti nazionali ed europei, si assegnano gli appalti, si decide la fortuna o la sfortuna nelle carriere pubbliche, a cominciare dalla magistratura.
Carlo Vulpio mette in primo piano le vere forze che «fanno girare» il paese, condannandolo all ' inefficienza dei servizi, agli scempi ambientali e al declino inarrestabile dell'economia.
Introduzione di Marco Travaglio.


MA NON SOLO NEL MERIDIONE QUESTO SISTEMA PROSPERA..

La situazione in TOSCANA non è poi tanto diversa..!

Magari, qui i malavitosi (= mafiosi veri) sono meno.. ma tutti gli altri *attori* sono ben presenti nello squallido e diabolico intreccio..

RIPULIAMO LA TOSCANA !